Per l’ufficialità bisogna attendere ancora qualche settimana, ma è ormai tutto pronto per il passaggio di Vincenzo Nibali alla Trek Segafredo.
Se ne parla già da diverso tempo e ormai non è più un mistero che il team manager della formazione italo-americana Luca Guercilena farebbe carte false – come tanti, del resto – per avere in rosa lo Squalo, nonostante non sia ormai più giovanissimo. Ci avevano già provato nel 2015 a strapparlo alla Astana, ma allora nacque il progetto Bahrain Merida che ebbe la meglio, portando il messinese negli Emirati Arabi per tre anni.
Ora sembra essere giunto il capolinea di quel progetto e così i tempi sono maturi per il nuovo matrimonio. Il ciclomercato aprirà ufficialmente il prossimo 1 agosto, ma a dare la lieta notizia è nientemeno che Massimo Zanetti, patron di Segafredo, unico sponsor italiano presente nel WorldTour.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il numero uno della compagine di licenza statunitense ha parlato di contratto biennale fino al 2021, dopo il quale il corridore potrebbe appendere la bici al chiodo e creare un progetto ex novo che lo vedrebbe come mentore. In Trek con Nibali arriveranno alcuni dei suoi compagni più fidati: il fratello Antonio Nibali, il massaggiatore Michele Pallini, l’allenatore-diesse Paolo Slongo e il medico Emilio Magni, senza escludere l’arrivo di ulteriori forze amiche.
Il signor Segafredo ha poi aggiunto che, con l’arrivo del campione italiano, la squadra assumerà una chiara connotazione tricolore (sono già presenti in rosa i vari Giulio Ciccone, Gianluca Brambilla, Fabio Felline, Nicola Conci e Matteo Moschetti), sebbene, per volere del marchio principale Trek, debbano essere diverse le nazionalità presenti.
Classe ’84, Vincenzo Nibali ha dimostrato che può ancora dare tanto al ciclismo, avendo appena conquistato il secondo posto al Giro d’Italia, undicesimo podio in carriera in un Grand Tour (non inarrivabile il record assolto di Jacques Anquetil fermo a quota tredici).