La quarta tappa del Tour de France 2019 è la Reims – Nancy, di 213 km.
Continua una prima settimana atipica, per questa 106^ edizione della Grande Boucle. A differenza degli anni passati, meno tappe completamente piatte e più insidie altimetriche per ravvivare le giornate in attesa delle grandi montagne. Così, dopo la frazione di Epernay, con tanti saliscendi nel finale, ecco un’altra tappa simile, seppur decisamente meno impegnativa.
Sono due i Gran Premi della Montagna posti lungo il percorso: la Côte de Rosières (318 m-1 km-7%- 4a cat.) dopo 121 km e la Côte de Maron (392 m-3.2 km-5%-4a cat.) al km 198.5. Quest’ultima asperità, quindi, è posta a quindici chilometri all’arrivo: potrebbe essere l’occasione di attacco da parte di qualcuno oppure l’opportunità per far fuori i velocisti puri qualora si decidesse di farla a tutta.
L’ipotesi più probabile, in ogni caso, è che molti degli sprinter non si lasceranno cogliere impreparati e riusciranno a superare indenni entrambi gli ostacoli, concedendosi la seconda opportunità di arrivare a gruppo pressoché compatto.
A questo punto, i nomi in ballo sono sempre gli stessi: in prima fila troviamo Peter Sagan (Bora Hansgrohe), Elia Viviani (Deceninck Quick Step), Dylan Groenewegen (Jumbo Visma), Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Michael Matthews (Sunweb). Poi troviamo velocisti meno puri come Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Matteo Trentin (Michelton Scott), Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) e Giacomo Nizzolo (Dimension Data).
Di seguito i profili tecnici: altimetria, planimetria, ultimo chilometri. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate. Si riparte con una classifica generale cambiata dopo il traguardo di Epernay: il nuovo leader è Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step).