Tour de France 2017

Tour de France 2019, anteprima tappa 5 (Saint-Dié-des-Vosges > Colmar)

Crescono le difficoltà al Tour de France 2019: in attesa del primo arrivo in salita, che offrirà un primo scontro a viso aperto tra i big della generale, ecco avvicinarsi alla catena dei Vosgi.

La quinta tappa della 106^ edizione della Grande Boucle, infatti, parte da Saint-Dié-des-Vosges ed arriva a Colmar dopo 175 km costellati di quattro Gran Premi della Montagna, tre dei quali nella seconda parte del percorso e due dei quali di seconda categoria.

Frazione adatta a fughe da lontano, probabilmente, dal momento che, se i vari contendenti alla classifica generale di certo non si muoveranno su questi colli comunque pedalabili, difficile pronosticare anche un arrivo di gruppo compatto, visto che i velocisti puri dovranno davvero superarsi per scollinare con i migliori.

Si comincia con la Côte de Grendelbruch (543 m-3.4 km-4.9%-3a cat.) al km 44, poi si prosegue con la Côte de Haut-Königsbourg (544 m-5.9 km-5.8%-2a cat.) al km 109.5 e soprattutto con la Côte des Trois-Épis (659 m-4.9 km-6.8%-2a cat.) al km 140.5, la più impegnativa tra quelle proposte.

In cima a quest’ultima mancheranno 35 km alla conclusione, giusto il tempo per un’ultima e più semplice ascesa, la Côte de Cinq Châteaux (558 m-4.6 km-6.1%-3a cat.): vetta ai meno diciannove chilometri, poi una breve discesa ed infine pianura fino al traguardo.

I vari Peter Sagan (Bora), Michael Matthews (Sunweb), Matteo Trentin (Mitchelton Scott) e Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) appaiono i nomi principali in caso di arrivo più ristretto. Senza dimenticare attaccanti nati come Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Greg Van Avermaet (CCC), Alberto Bettiol (EF) e, perché no, anche la maglia gialla Alaphilippe.

Di seguito tutti i profili tecnici: altimetria, planimetria e dettaglio ultimi chilometri. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate. Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) resta in maglia gialla anche al termine della frazione di Nancy vinta dal compagno di squadra Elia Viviani, che dopo tante vittorie a Giro e Vuelta riesce a lasciare il segno anche alla Grande Boucle.

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