Gap, come Pau, è sinonimo di Tour de France. Anche per l’edizione 2019, gli organizzatori di Aso non si esimono dal passare questa località sita nel dipartimento delle Alte Alpi (regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra), non troppo distante dal confine italiano.
Gap è l’arrivo della diciassettesima tappa della 106^ edizione della Grande Boucle, che partirà da Pont du Gard e dal bellissimo ponte romano situato nell’omonimo dipartimento.
La stessa tappa prevederà due Gran Premi della Montagna, di quarta e di terza categoria: si tratta, rispettivamente, della Cote de la Rochette du Buis (2.3 km al 6.2%, 756 metri d’altitudine) dopo 104.5 km, e del Col de la Sentinelle (5.2 km al 5.4%, 981 metri) ai meno nove chilometri alla conclusione.
Si è scelto di affrontare quest’ultima asperità anziché il più classico e famoso Col de Manse, la cui discesa avrebbe potuto creare maggiori grattacapi ai corridori.
Tappa da fuga da lontano oppure da volata ristretta: classificata come perlopiù pianeggiante, metterà in palio tanti punti per la maglia verde e sarà quindi assai gradita a corridori come Peter Sagan (Bora Hansgrohe) e, perché no, ai nostri Matteo Trentin (Mitchelton Scott) e Sonny Colbrelli (Bahrain Merida).
Ma non è detto che, con la generale molto aperta, un corridore come Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) non provi ad inventarsi qualcosa per provare a distanziare il più possibile gli avversari in vista del trittico alpino.
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