Sabato 27 luglio è la giornata decisiva al Tour de France 2019, quella che coincide con la 20^ tappa: è l’ultima occasione per cambiare le carte in tavola in classifica generale, l’ultima occasione per lasciare il segno prima della passerella di Parigi.
Avrebbe dovuto essere un chilometraggio già molto breve quello proposto dagli organizzatori: 130 km, caratterizzati, però, da tre Gran Premi della Montagna dalla partenza da Albertville all’arrivo a Val Thorens. Ma il maltempo che ha già duramente colpito la frazione di Tignes, costringendo Aso a porre il traguardo in cima all’Iseran, si fa sentire anche in questa occasione, e così ecco un ulteriore e significativo taglio.
A causa di una frana che ha colpito uno dei tre GPM previsti, il Cormet de Roseland, rimarranno invariati partenza ed arrivo, ma la frazione misurerà solo 59 km e si concentrerà tutta nella salita finale. Salita che, per la sesta volta in questa 106^ Grande Boucle, è posta ad una quota superiore ai 2000 metri: siamo a 2365, per la precisione, e si tratta ovviamente di un Hors Categorie dalla lunghezza monstre.
Sono ben 33 km, infatti, con una pendenza media del 5.5% e massima prossima al 10% in corrispondenza del quarto chilometri e verso la cima. Cancellate la già citata Cormet de Roseland e la Cote de Longefoy.
Al termine dell’incredibile tappa di Tignes fermata anzitempo per le stesse avverse condizioni meteorologiche, Egan Bernal (Team Ineos) è la nuova maglia gialla ed è ora ad un passo dalla storica vittoria a soli 22 anni. Il suo Team Ineos proverà a controllare la corsa, ma siamo certi che non mancheranno ugualmente gli attacchi.
Di seguito l’altimetria della frazione ridisegnata, in basso i profili di quella originaria. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate.