Una lezione di forza senza precedenti, quella che Simona Halep ha imposto a Serena Williams: la romena si è imposta a Wimbledon 2019, terzo Slam della stagione di scena sui campi dell’All England Tennis Lawn, annientando la più forte giocatrice del nuovo millennio.
Meno di un’ora: tanto è durato l’atto finale a Church Road per stabilire la nuova regina dei Championships. Forte di sette successi, la statunitense ha avuto vita facile sulla sua strada nel corso delle due settimane di gara, spinta da un unico pensiero: centrare il ventiquattresimo Slam della sua carriera e pareggiare i conti con Margaret Smith Court, in testa alla speciale classifica.
Avrebbe potuto riuscirci anche lo scorso anno, ma allora a fermarla ci ha pensato Angelique Kerber, e anche agli US Open, dove è stata Naomi Osaka a batterla nel torneo di casa. A trentotto anni, deve ancora rinunciare al suo sogno perché davanti a lei trova una super Simona Halep, una che ha fatto della solidità la sua arma migliore.
È finita con un netto 62 62 la partita decisiva, con la giocatrice europea che ha conquistato il suo secondo Major dopo il Roland Garros 2018. “Un sogno che diventa realtà”, ha dichiarato commossa la vincitrice al termine del match, giudicandolo “il migliore” della sua vita e ricordando i sacrifici compiuti per arrivare sin qui e il supporto della famiglia.
Ora gli occhi di tutti sono puntati sulla finale del singolare maschile, che vedrà di fronte il numero uno Novak Djokovic, campione uscente, e Roger Federer, che qui ha trionfato ben otto volte. Sarà una sfida epica, ma che vedrà probabilmente il serbo favorito, se non altro perché ha avuto dalla sua parte un tabellone sicuramente più agevole e perché sulla resistenza può mettere in difficoltà l’eleganza dello svizzero, che a 38 anni ha ancora voglia di meravigliare tutti.