Comincia il nuoto in vasca, cominciano ad arrivare medaglie per la nazionale italiana impegnata a Gwangju 2019: l’alloro porta la firma di Gabriele Detti nei 400 stile libero (bronzo), a cui si aggiungono note molto positive da parte di altri portacolori azzurri.
Dopo aver dovuto saltare la manifestazione continentale dello scorso anno a causa di un infortunio, Gabriele Detti si è presentato con molta fame nella piscina sudcoreana. E subito timbra il cartellino dei 400 stile libero firmando il terzo tempo, con tanto di record italiano.
È di 3’43″23 (nuovo record italiano) il tempo del livornese, superiore soltanto al 3’42″44 del favorito cinese Sun Yang e al 3’43″17 dell’australiano Mack Horton. Si tratta dello stesso podio di due anni fa a Budapest. Molto bene anche il debuttante Marco De Tullio, che al suo primo Mondiale si piazza ottimo quinto in 3’44″86. Polemica sul podio, con l’atleta oceanico che prende le distanze dall’asiatico per via dei suoi presunti coinvolgimenti in pratiche illecite.
Da applausi anche la prova di Elena Di Liddo nei 100 rana: la nuotatrice azzurra migliora ben due volte il primato italiano al mattino e al pomeriggio e si qualifica alla finale con il sesto tempo: una medaglia sembra difficile, ma nulla appare proibitivo.
Santo Condorelli, Manuel Frigo, Luca Dotto e Alessandro Miressi sfiorano la medaglia nella 4×100 stile libero: il quarto posto sa di amaro in bocca, ma la delusione viene in parte ripagata dal nuovo record italiano che risaliva a Pechino 2008. Oro agli Usa in 3’09″06, secondo posto per la Russia in 3’09″97, terza piazza per l’Australia in 3’11″22, quarta l’Italia in 3’11″39.
Cade anche il primo record del mondo: è del solito Adam Peaty, primo uomo a scendere sotto i 57″ nei 100 rana (56″88). Non accedono alla finale Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi. Arriva anche la prima grossa sorpresa: è la sconfitta della statunitense Katie Ledecky nei 400 stile libero per mano di Arianne Titmus.