Si è aperta con un insolito criterium la Adriatica Ionica Race 2019, seconda edizione della breve corsa a tappe ideata dall’ex campione iridato Moreno Argentin: ad aggiudicarsi la frazione è Phil Bauhaus (Bahrain Merida).
Trenta giri del circuito cittadino di Mestre misurante 2700 metri: questo quanto proposto dagli organizzatori nella giornata d’apertura dell’importante kermesse italiana valida anche come nuova prova della Ciclismo Cup.
Ad animare la tappa ci pensano cinque attaccanti – Enrico Barbin (Bardiani CSF), Alex Kirsch (Trek-Segafredo), Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy), Sjoerd van Ginneken (Roompot-Charles) e Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise) – che partono sin dalle prime fasi e restano in testa fino ai meno quindici alla conclusione.
Ma alla fine è una volata a decretare il primo vincitore: ad imporsi col gruppo compatto è il tedesco Bauhaus, che precede il colombiano Alvaro Hodeg della Deceuninck – Quick Step e il belga Sep Vanmarcke (EF).
Podio tutto straniero, dunque, con il primo italiano, Davide Martinelli (Deceuninck – Quick Step) che va ad occupare la quarta posizione davanti a Sacha Modolo (EF). Nei dieci anche Roberto Ferrari (UAE Team Emirates), ottavo.
Per velocisti anche la prima vera frazione, quella che da Venezia arriverà domani a Grado dopo 189 km; per i protagonisti di oggi e in particolare per i perdenti, già un’occasione di prendersi la rivincita dal vincitore odierno.
Attenzione, però, a ben 23 chilometri di sterrato (l’ultimo dei quali ai meno dieci) che potrebbe cambiare le carte in tavola.
Ordine d’arrivo:
1. Phil Bauhaus (Bahrain Merida)
2. Alvaro Hodeg (Deceuninck Quick Step)
3. Sep Vanmarcke (EF Education First)
4. Davide Martinelli (Deceuninck Quick Step)
5. Sacha Modolo (EF Education First)
6. Boy Van Poppel (Roompot Charles)
7. Mkkel Honoré (Deceuninck Quick Step)
8. Roberto Ferrari (UAE Emirates)
9. Rui Oliveira (UAE Emirates)
10. Florian Senechal (Deceuninck Quick Step)