Ai Mondiali di Gwangju 2019 arriva dalla pallanuoto maschile la più bella notizia di giornata per i colori azzurri: il Settebello batte l’Ungheria per 12-10 e centra la finale per la conquista del titolo iridato, nonché la qualificazione olimpica.
Otto anni dopo Shanghai 2011, ecco la ghiotta occasione di provare a risalire sul tetto del mondo per la quarta volta nella storia dopo le prodezze del ’78, del ’94 e del 2011. Con i ragazzi del nuoto sugli spalti a fare il tifo (compresa una agguerrita Federica Pellegrini), il Settebello non sbaglia e sconfigge gli ostici avversari dell’Ungheria.
Una partita molto combattuta, quella contro i magiari, tra i maestri della disciplina, ma che premia la tenacia degli azzurri, solidissimi in ogni reparto e con Marco De Lungo, Francesco Di Fulvio e Gonzalo Echenique assoluti protagonisti della serata sudcoreana.
È il secondo parziale quello in cui gli azzurri, dopo l’equilibrio iniziale, scappano via, venendo poi raggiunti nel terzo tempo dall’Ungheria che, sfruttando la superiorità numerica, riacciuffa il pari. Poi, nell’ultimo tempo, ci pensano le parate di Del Lungo e un colpo da maestro di Luongo a stabilire il definitivo punteggio sul 12-10.
La grande prestazione odierna permette all’Italia non solo di centrare la finale iridata (sfida alla Spagna per il titolo, sabato 27 luglio alle ore 11.30), ma anche di ottenere l’agognata qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Le gare in vasca, invece, vedono protagonisti pochissimi azzurri (l’unico, in realtà, è Matteo Restivo, eliminato nella semifinale dei 200 dorso). Ma non manca di certo lo spettacolo, come quello offerto dallo statunitense Caleb Dressel nei 100 stile libero nuotati in 46″96 (miglior tempo al mondo dall’era dei costumi gommati). E poi arrivano i record del mondo dell’australiano Wilson sui 200 rana nuotati in 2’08″ e della 4×200 donne australiana (7’41″50). Infine, la vittoria del giapponese Daiya Seto nei 200 misti in 1’56″14.