Vuelta a Espana 2017

Vuelta a Espana 2019, i favoriti per la vittoria finale

Scatterà il 24 agosto da Torrevieja la Vuelta a Espana 2019. Sarà affrontato un percorso, come da tradizione, estremamente duro, con tante tappe brevi ma ricche di salite; un percorso che, puntualmente, premia gli scalatori. Quali sono i principali contendenti alla vittoria finale, che potranno quindi vestire la maglia rossa a Madrid?

Mancano molti grossi esponenti del ciclismo mondiale: alcuni di loro sono ancora fermi ai box per infortunio (vedi Froome e Dumoulin); altri hanno deciso di fermarsi dopo i tanti appuntamenti già disputati (vedi Nibali e Landa), altri ancora non vi prenderanno parte perché già reduci da una stagione da incorniciare (vedi Bernal).

Per la sua carriera personale, nonostante non riesca da qualche stagione ad essere incisivo come un tempo, Nairo Quintana è tra i favoriti d’obbligo di quest’edizione. Il Condor ha già vinto la corsa dopo aver disputato il Tour e punta deciso al bis, forte del fatto che le crono, anche stavolta, non saranno decisive.

Con lui alla Movistar avrebbe dovuto esserci il vincitore del Giro d’Italia Richard Carapaz. L’ecuadoregno, dopo un meritato periodo di pausa, doveva correre con l’intento di dimostrare che quanto compiuto sulle strade italiane non è stato frutto del caso, ma una caduta in allenamento a pochi giorni dal via ha vanificato tutto. Ci sarà, però, il sempre presente Alejandro Valverde, alla ricerca dell’ennesimo piazzamento di prestigio.

Dal Giro arriva anche Miguel Angel Lopez (Astana), che nella corsa rosa ha deluso in parte le aspettative, ma che potrà esaltarsi sfruttando le sue doti in terra iberica. Si profila, quindi, l’ennesima sfida da parte degli agguerriti sudamericani, se inseriamo anche Rigoberto Uran della Education First ed Esteban Chaves della Mitchelton Scott.

Resta da capire quanto potrà fare Primoz Roglic (Jumbo-Visma) su un percorso non propriamente adatto alle sue caratteristiche. Se al Giro ha disputato tre grandi settimane, ecco che ora lo sloveno è chiamato alla prova del nove. Al suo fianco, un sempre solido George Bennett.

E poi i vari Jakub Fuglsang (Astana), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), Wilco Kelderman (Sunweb), Louis Meintjes (Dimension Data), Daniel Navarro (Jatusha-Alpecin), Jesus Herrada (Cofidis), tutti alla ricerca di una posizione di vertice. Inedita formazione per il Team Ineos, che schiererà come capitano il giovane Tao Geoghegan Hart accanto ai più esperti David De La Cruz e Wouter Poels.

In casa italia, è Fabio Aru (UAE Team Emirates) la maggiore speranza per fare classifica. Ha accelerato i tempi del recupero ed ha preso parte al Tour dove, pur non mettendosi in luce, è stato il migliore dei nostri a Parigi (quattordicesima piazza). Vedremo se sarà ritornare alla Vuelta il Cavaliere dei Quattro Mori che tutti conosciamo. In squadra con lui anche il giovanissimo talento Tadej Pogacar.

Tra gli azzurri c’è anche Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), il neo campione italiano che dovrà decidere una volta per tutte se puntare alle vittorie di tappa, dal momento che ha ampiamente dimostrato finora di sentirsi a suo agio nelle corse in linea, oppure testare per l’ennesima volta la sua resistenza nell’arco delle tre settimane.

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