Prima giornata cruciale alla Vuelta a Espana 2019: con la classifica già abbastanza delineata, ecco il primo arrivo in quota. La quinta tappa della 79^ edizione propone la partenza da L’Eliana e l’arrivo all’Alto de Javalambre dopo 170.7 km.
Tre i Gran Premi della Montagna previsti, compreso quello conclusivo, ma una lunga serie di strappi non classificati come GPM si pongono lungo il percorso. La prima salita è il Puerto de Alcubas, una scalata ufficialmente lunga 5.9 km (al 4.9%), ma che in realtà si protrae per quasi venti chilometri, pur con pendenze molto blande.
Si prosegue poi con l’Alto Fuente de Rubielos (1000 metri – 4.8 km di lunghezza al 5.7% di pendenza media -3^ cat.) a metà strada, ma è chiaro che tutte le attenzioni sono concentrate sulla scalata finale lunga 11.1 km, che conduce fino ai 1950 metri d’altitudine. L’Alto de Javalambre, primo 1^ categoria di questa Vuelta, presenta i primi duemila metri dolci, poi il finale tutto costantemente in doppia cifra, con il tratto più duro previsto ai meno cinquemila metri (500 metri al 16%).
Come si dice sempre in questi casi, la prima vera salita non ci dirà chi vincerà la corsa, ma renderà più chiaro chi non potrà vincerla. E per alcuni corridori, compreso il nostro Fabio Aru (UAE Team Emirates), già attardati in seguito alla sfortunata cronometro a squadre iniziale ma apparsi decisamente brillanti verso Calpe, è già tempo di inseguire e magari di attaccare.
Di seguito la planimetria, l’altimetria e gli ultimi chilometri. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate.