Gli US Open 2019 perdono il principale protagonista, nonché campione uscente dell’ultimo Slam della stagione di scena sul cemento di Flushing Meadows, New York: Novak Djokovic si arrende alla spalla e a Stanislas Wawrinka che si prende un posto nei quarti di finale, che oggi vorrebbe raggiungere il nostro Matteo Berrettini.
Un italiano nella seconda settimana di un Major. Già questa notizia, che non la si sente tutti i giorni, diventa ancor più ad effetto se si pensa che Matteo Berrettini è il più giovane italiano a conquistare due ottavi Slam consecutivi (era accaduto lo scorso luglio a Wimbledon), nonché il secondo di sempre dai tempi di Corrado Barazzutti.
Inutile dire che prosegue la grande stagione del tennista italico, che ora vorrebbe proseguire nel suo magico momento battendo il russo Andrey Rublev e centrando un posto tra i primi otto. Anche se le classifiche non lo certificano ancora – ma un nuovo best ranking sta per arrivare – è ormai lui il numero uno azzurro, l’unico capace di giocarsela su superfici diverse e in mesi diversi.
Quella che l’attende oggi non sarà una sfida facile, dal momento che il suo avversario è uno dei più validi atleti della Next Generation, ma è pur vero che la mente del ventitreenne romano è sgombra di ogni preoccupazione e desiderosa di sognare in grande.
Tra i primi otto degli US Open non ci sarà Novak Djokovic. La spalla gli aveva già dato noia ai primi turni, contro Wawrinka il problema si è ripresentato e, nel corso del terzo set, con i primi due già appannaggio dello svizzero, il serbo ha deciso di alzare bandiera bianca, aprendo in tal modo la lotta per la sua successione.
Ghiotta occasione per Roger Federer, già ai quarti dopo aver letteralmente spazzato via David Goffin lasciandogli appena quattro game, mentre dall’altra parte del tabellone si attende la risposta di Rafael Nadal, in campo in un match non facile contro Marin Cilic.