Era una sfida impari tra un campione che ha scritto e continua a scrivere la storia del tennis e un talento emergente che sta provando a farsi largo. Alla fine, la semifinale degli US Open 2019 si è risolta nel modo più atteso: Rafael Nadal batte Matteo Berrettini e conquista la finale dell’ultimo Slam della stagione, di scena sul cemento di New York.
Comunque vada, un grande successo. Una onorevolissima sconfitta contro uno dei Fab 3 non può scalfire le certezze di Berrettini, ormai il numero uno azzurro e vicino ai grandi del tennis mondiale.
Il portacolori italico lotta per un set e mezzo contro il maiorchino, ha la possibilità di portare a casa il primo parziale sfruttando i due set point e di fare subito un break nel secondo.
Non accade nulla di tutto ciò, la furia iberica contiene bene le incursioni del ventitreenne romano e domina alla fine quando, la stanchezza di due settimane di sfide e soprattutto delle quattro ore di maratona contro Gael Monfils ai quarti, si fanno sentire per l’allievo di Vincezo Santopadre.
Il risultato finale è di 76 64 63 in favore di Nadal, che conquista la ventisettesima finale Slam e domenica andrà a caccia del diciannovesimo centro, che lo porterebbe a meno uno dal record di Roger Federer. Sfiderà Daniil Medvedev, il quale nella propria semifinale ha spazzato via Grigor Dimitrov in tre set.
Quanto al nostro rappresentante, si va a casa a testa altissima e con una grande posizione numero tredici della classifica ATP, oltreché con la consapevolezza di poter lottare su tutte le superfici, come mai era accaduto ad un giocatore del Bel Paese.
Ora l’ultimo atto del Major statunitense: sul centrale di Flushing Meadows, Nadal contro Medvedev rappresenta il degno atto della stagione statunitense. I due si sono già affrontati in finale a Montreal (vittoria spagnola), poi il russo ha vinto il suo primo 1000 a Cincinnati. Ora l’occasione storica.