Nulla da fare anche stavolta: la nazionale italiana femminile di volley non riesce nell’impresa di battere la fortissima Serbia e deve dire addio ai sogni di disputare la finale dei Campionati Europei 2019.
Si tratta della replica della finale del Campionato Mondiale di un anno fa, con la speranza di un epilogo ben diverso da allora, quando le azzurre, inaspettatamente, si issarono fino all’ultimo atto, prima di capitolare di fronte alle più collaudate avversarie.
Ma le balcaniche si rivelano ancora una volta indigeste e, pur non palesando la loro imbattibilità come in tante altre circostanze, riescono a chiudere senza troppi sforzi una partita finita in quattro set: 25-22, 25-21, 21-25, 25-20 lo score complessivo al termine di quasi due ore di gioco.
La verità è che oggi ha vinto la meno discontinua. Troppo poco costante l’Italia per sperare di poter lottare per la vittoria; troppo poco incisiva nei momenti chiave del match, nonostante abbia diverse opportunità di gestire il vantaggio accumulato negli ottimi inizi dei singoli parziali.
Solo nel terzo set si assiste ad un vero sussulto delle nostre, le quali, trascinate da un grande servizio di Indre Sorokaite, prendono il largo sulle avversarie. Meno incisiva del solito anche Paola Egonu, che nonostante le alte percentuali in attacco, sbaglia cose a volte semplicissime per una giocatrice del suo talento.
Nell’ultimo parziale, poi, la poca lucidità emerge in maniera lampante: le serbe vanno avanti a più sei sul 20-14; le nostre si rifanno sotto sul meno due, con la possibilità di rientrare definitivamente sulle avversarie, ma crollano improvvisamente commettendo un errore dietro l’altro.
Ora si deve puntare al podio vincendo la finalina di consolazione valida per il terzo posto. Comunque vada, la dimostrazione che, a un anno dalla rassegna iridata, la banda guidata da Davide Mazzanti si conferma competitiva e in grado di lottare per i vertici.