Il re della terra spadroneggia anche sul cemento. Rafael Nadal non è più solamente il dominatore della superficie rossa, ma è il re incontrastato anche della stagione americana: dopo aver vinto a Montreal, il maiorchino fa il colpo grosso e porta a casa gli US Open 2019 battendo in finale il russo Daniil Medvedev.
Una partita epica, quella a cui hanno assistito i quasi ventimila di Flushing Meadows e i milioni di spettatori da casa. Benché si potesse pensare ad una facile vittoria del mancino di Manacor sul giovane rampante, è venuto fuori un match che farà la storia, un match che, a detta del vincitore, è stato “uno dei più duri mai giocati”.
Quasi cinque interminabili ore di scambi mozzafiato, di rincorse, di aces e di punti strabilianti che alla fine hanno incoronato il numero due al mondo, che in questo momento meriterebbe di essere, classifiche a parte, in cima al ranking.
Dopo aver spento i sogni di Matteo Berrettini in semifinale, lo spagnolo zittisce anche chi in questo momento sta esprimendo un grande tennis, quel ventitreenne russo che, mancata la prima vittoria Major in carriera, ne avrà di possibilità per riscattarsi da qui in avanti.
Lo score finale è di 7-5 6-3 5-7 4-6 6-4. Un punteggio che evidenzia l’equilibrio palesatosi in campo e che alla fine premia il più forte. È il quarto US Open vinto dal fuoriclasse iberico, e soprattutto il 19° Slam: ora il record di Sua Maestà Roger Federer, che fino a due anni fa sembrava assolutamente inattaccabile, è a una sola lunghezza ed è difficile non immaginare come il prossimo Roland Garros potrebbe essere l’occasione per l’aggancio.
Quanto allo sconfitto, semplicemente complimenti! Medvedev è un osso duro e l’ha dimostrato anche in quest’occasione, quando è riuscito a riequilibrare una partita che si era messa male, con due set e due break di svantaggio contro uno dei più grandi di sempre. Alla fine la resa è arrivata, ma servirà da lezione e sarà seguita da sicuri successi di valore.