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Vuelta a Espana 2019, Roglic e il ciclismo sloveno: poderoso exploit!

La Vuelta a Espana 2019 ha sancito un improvviso exploit da parte di un nuovo movimento nazionale: è quello della Slovenia, che piazza ben due corridori sul podio finale del terzo Grand Tour della stagione.

Primoz Roglic completa con un trionfo in rosso un’annata che l’ha visto grande protagonista. Nonostante non sia più giovanissimo, il classe ’89 della Jumbo – Visma ha raggiunto la piena maturità e l’ha dimostrato in tutti i suoi appuntamenti in cui ha partecipato da quel quarto posto ottenuto un anno fa al Tour.

In questo 2019, nella fattispecie, ha vinto le tre corse a tappe cui ha preso parte da gennaio a maggio, vale a dir UAE Tour, Tirreno-Adriatico e Giro di Romandia, presentandosi al via del Giro d’Italia con i favori del pronostico. Dopo aver duellato per due settimane con Vincenzo Nibali, ha pagato dazio negli ultimi giorni, chiudendo comunque meritatamente sul podio.

Dopo aver rifiatato in piena estate, eccolo presentarsi al via della Vuelta con il chiaro intento di conquistarla. Impresa riuscita: il forte passista non solo ha dominato la cronometro, ma ha agevolmente tenuto sulle tante salite della corsa, tenendo testa ai tanti scalatori presentatisi con forti ambizioni. Passo imperioso, mentalità solida e squadra attrezzata le armi vincenti.

E così ecco il gradino più alto del podio composto, oltreché dal sempreverde Alejandro Valverde (quasi 40 anni e non sentirli!), anche dal suo connazionale Tadej Pogacar. Eccolo qui il campioncino del futuro, portato al professionismo da Benne Saronni alla UAE Team Emirates: se Roglic sta per varcare la soglia dei trent’anni, Pogacar ne sta per compiere appena ventuno e in questa stagione, la sua prima da professionista, ha già strabiliato tutti.

Non una, non due, bensì tre tappe vinte alla Vuelta, condite dalla maglia bianca di miglior giovane e, appunto, dal terzo gradino del podio. Con Egan Bernal e con un Remco Evenepoel in forte rampa di lancio, costituisce la triade del futuro per quanto concerne le grandi corse a tappe.

E se Roglic e Pogacar rappresentano le garanzie per i Grand Tour, non va dimenticato Matej Mohoric (Bahrain-Merida) che, dopo aver dominato le categorie giovanili con due titoli mondiali consecutivi, sta pian piano prendendo le misure anche tra i prof e si appresta a diventare una delle mine vaganti nelle grandi corse in linea.

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