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Yorkshire 2019, Trentin d’argento: Pedersen campione del mondo!

Un sogno vicinissimo al traguardo che si trasforma in tremenda delusione, il Campionato Mondiale di Yorkshire 2019 per i colori azzurri: dopo una gara condotta in maniera impeccabile, Matteo Trentin arriva a giocarsi in una volata a tre la medaglia d’oro, ma viene beffato nel finale da Mads Pedersen (Danimarca), che conquista una inattesa maglia iridata. Corre da padrona, l’Italia, si trova in superiorità numerica nel momento che conta, ma in quel cocente sprint si coglie un secondo posto che, se ci riporta sul podio dopo dieci anni, va strettissimo al Bel Paese.

Clima da tregenda nella contea inglese che ospita la manifestazione. La pioggia battente e tratti di strada completamente allagati costringono gli organizzatori ad apportare modifiche al percorso: tratto in linea accorciato eliminando due salitelle in programma (Buttertubs e Grinton Moor), giri in circuito che passano da sette a nove. In totale, 261 km contro i 280 previsti inizialmente.

Che sia una prova tutt’altro che semplice lo si intuisce subito vedendo gli sguardi dei corridori in questa giornata che si preannuncia epica. Sono 197 i corridori al via, undici dei quali, dopo circa trenta chilometri compatti, prendono il largo componendo la fuga di giornata: si tratta di Nairo Quintana (Colombia), Richard Carapaz (Ecuador), Magnus Cort Nielsen (Danimarca), Jonas Koch (Germania), Maciej Bodnar (Polonia), Silvan Dillier (Svizzera), Petr Vakoc (Rep. Ceca), Alex Howes (Stati Uniti), Hugo Houle (Canada), Jan Polanc e Primoz Roglic (Slovenia).

Nomi altisonanti in testa, ma nessuno di loro preoccupa particolarmente. Una volta entrati nel circuito di Harrogate e ripresi poco dopo gli uomini di testa, arriva una caduta nella pancia del gruppo che coinvolge, tra gli altri, Philippe Gilbert. È enorme il lavoro del compagno di squadra Remco Evenepoel per riportare il campione vallone in coda, ma sono proprio i compagni di squadra dei due, su indicazione del capitano designato Greg Van Avermaet, a dettare il ritmo in testa, impedendo all’iridato di Valkenburg di tornare ad essere della partita. Deve dire addio ad ogni velleità anche Diego Ulissi, vittima di una problema meccanico, così come si ritira il campione uscente Alejandro Valverde.

Stefan Kung (Svizzera) e Mads Pedersen (Danimarca) tentano una nuova azione restando in testa per diversi chilometri, ma la gara si anima quando si riportano su di loro Mike Teunissen (Olanda) e Gianni Moscon (Italia). Da lì, niente più tattica, ma attacchi continui, dal momento che si portano sulla testa della corsa grandi nomi come Matteo Trentin (Italia) e Mathieu Van Der Poel (Olanda).

Ed i cinque vanno: belgi e francesi si guardano ed il forte quintetto vola via. Quintetto che diventa quartetto quando, improvvisamente, appena cominciato l’ultimo giro, il favorito numero uno della vigilia, Van Der Poel, alza bandiera bianca. E così davanti sono Moscon e Trentin a tenere alto l’onore dell’Italia verso un sogno che dura da dieci anni.

E, anche quando Moscon si stacca nel finale, sembra che nessuno possa battere il nostro capitano, evidentemente il più veloce del terzetto. Eppure qualcosa non va: è lui a lanciare la volata ai meno duecento metri, ma Pedersen gli prende la ruota e lo sorpassa, andando a festeggiare a braccia alzate una incredibile medaglia d’oro.

Per la prima volta è la Danimarca a gioire nella gara iridata ed il merito è di questo ventiquattrenne buon passista, uomo da Classiche del Nord. Il secondo posto di Trentin e il quarto posto di Moscon testimoniano quanto sia stata forte l’Italia, ma ciò non basta per occupare il gradino più alto del podio.

Quinto Peter Sagan (Slovacchia), che prova nel finale una disperata azione ed anticipa di poco il gruppetto comprendente anche gli altri italiani Sonny Colbrelli e Alberto Bettiol. Soli 46 corridori al traguardo testimoniano la durezza di una giornata destinata a restare negli annali.

Ordine d’arrivo gara in linea uomini élite:

1 PEDERSEN Mads Denmark 600 350 6:27:28
2 TRENTIN Matteo Italy 475 260 ,,
3 KÜNG Stefan Switzerland 400 190 0:02
4 MOSCON Gianni Italy 325 150 0:17
5 SAGAN Peter Slovakia 275 130 0:43
6 VALGREN Michael Denmark 225 110 0:45
7 KRISTOFF Alexander Norway 175 100 1:10
8 VAN AVERMAET Greg Belgium 150 90 ,,
9 IZAGIRRE Gorka Spain 125 80 ,,
10 COSTA Rui Portugal 100 70 ,,
11 COLBRELLI Sonny Italy 85 65 ,,
12 FUGLSANG Jakob Denmark 70 60 ,,
13 ŠTYBAR Zdeněk Czech Republic 60 55 ,,
14 BETANCUR Carlos Colombia 50 50 ,,
15 DEGENKOLB John Germany 40 46 ,,
16 IZAGIRRE Ion Spain 35 42 1:14
17 JANSEN Amund Grøndahl Norway 30 38 ,,
18 POGAČAR Tadej Slovenia 30 34 ,,
19 POLITT Nils Germany 30 32 1:22
20 TERPSTRA Niki Netherlands 30 30 ,,
21 SKUJIŅŠ Toms Latvia 30 28 1:46
22 ALBASINI Michael Switzerland 20 26 1:48
23 GALLOPIN Tony France 20 24 1:50
24 MATTHEWS Michael Australia 20 22 1:57
25 BETTIOL Alberto Italy 20 20 ,,
26 GEOGHEGAN HART Tao Great Britain 20 19 2:20
27 HIRSCHI Marc Switzerland 20 18 ,,
28 ALAPHILIPPE Julian France 20 17 2:26
29 MARTÍNEZ Daniel Felipe Colombia 20 16 3:56
30 SWIFT Ben Great Britain 20 15 6:38
31 GROSSSCHARTNE Felix Austria 20 15 3:59
32 LAMPAERT Yves Belgium 10 15 7:48
33 NAESEN Oliver Belgium 10 15 8:07
34 BYSTRØM Sven Erik Norway 10 15 ,,
35 WELLENS Tim Belgium 10 15 ,,
36 TEUNISSEN Mike Netherlands 10 15 ,,
37 TEUNS Dylan Belgium 10 15 ,,
38 CHAVES Esteban Colombia 10 15 ,,
39 AMADOR Andrey Costa Rica 10 15 ,,
40 COSNEFROY Benoît France 10 15 10:52
41 VAN DER POEL Mathieu Netherlands 10 15 ,,

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