Aveva trionfato qui lo scorso maggio alla Grande Partenza del Giro d’Italia, si ripete quest’oggi al Giro dell’Emilia 2019: Primoz Roglic doma il San Luca e si impone nell’affascinante Classica italiana grazie ad un’incisiva azione sull’ultimo strappo che gli permette di fare il vuoto. Sul podio anche la coppia della Education First formata da Michael Woods e Sergio Higuita.
Lasciato alle spalle il Mondiale di Yorkshire, ecco il rush finale della stagione, che ha nelle Classiche autunnali italiane il punto focale. Si comincia con la storica corsa organizzata da Adriano Amici, che giunge alla 102^ edizione. Lo strappo del San Luca, cardine del circuito conclusivo, è ovviamente il momento decisivo della corsa.
Sono Jacopo Mosca (Trek Segrafedo), Davide Ballerini (Astana) e Umberto Orsini (Bardiani CSF) sono i tre protagonisti della prima parte, arrivano a guadagnare fino a undici minuti sul gruppo e cominciano a vacillare solo una volta arrivati a Bologna.
Qui è Mosca l’ultimo ad arrendersi, dal momento che, al terzultimo giro, si muovono i grandi. Il trentanovenne Alejandro Valverde è il primo a saggiare il terreno e ad operare una discreta selezione, tutti gli altri personaggi più attesi gli restano intorno.
A quel punto sono Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Pierre Roger Latour (Ag2R La Mondiale) a portarsi in testa, con l’abruzzese che dà il tutto per tutto, ma deve rialzarsi quando Egan Bernal (Ineos) e Jakub Fuglsang (Astana) danno una nuova accelerata.
Nessuno riesce ad avere la meglio, ma non si attende neppure l’ultimo passaggio per tentare l’attacco decisivo. Ci provano Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Rudy Molard (Groupama-FDJ) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates) ai meno settemila metri, sui quali rientrano i due colombiani Sergio Higuita (EF) ed Esteban Chaves (Mitchelton-Scott).
Il quintetto si appresta a cominciare per l’ultima volta in San Luca con dieci secondi di margine, ma per nessuno di loro c’è speranza di vittoria, dal momento che Diego Rosa (Ineos), che lavora per il suo capitano Bernal, annulla il gap. Il mattatore, però, è Primoz Roglic, che parte deciso sulle arcigne pendenze e fa subito il vuoto: taglia il traguardo a braccia alzate proprio laddove ha indossato la sua prima Maglia Rosa all’ultimo Giro.
Sembra non conoscere fine il momento magico del corridore sloveno, che dopo aver dominato la prima parte di stagione ed aver vinto, appena tre settimane fa, la Vuelta a Espana, ha ancora la forza di vincere e convincere.
Alle sue spalle arriva il duo EF composto da Woods e Higuita, mentre il primo italiano è Ulissi, sesto dietro a Valverde. Nei dieci anche Brambilla, mentre nel corso dell’ultima ascesa si stacca Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida).
Ordine d’arrivo:
1 Primoz Roglic (Jumbo Visma), 2 Michael Woods (Ef Education First), 3 Sergio Higuita (EF Education First), 4 Bauke Mollema (Trek Segafredo), 5 Alejandro Valverde (Movistar Team), 6 Diego Ulissi (UAE Emirates), 7 Pierre Latour (Ag2r La Mondiale), 8 Jakob Fuglsang (Astana), 9 Egan Bernal (Team Ineos), 10 Gianluca Brambilla (Trek Segafredo)