Ridare lustro ad una nazionale che aveva toccato il punto più basso della sua storia e restituire gioia ai tifosi. Non era affatto facile il compito di Roberto Mancini quando, poco più di un anno fa, era stato chiamato dalla Federazione a guidare un gruppo che sembrava aver perso ogni potenzialità.
Invece sotto la guida del Mancio gli azzurri si sono finalmente rigenerati e hanno stabilito un record da non sottovalutare: sconfiggendo 2-0 la Grecia nella gara giocata allo Stadio Olimpico di Roma, è stata già ipotecata la qualificazione a Euro 2020 (con tanto di primo posto nel girone) con ben tre giornate di anticipo.
Settimo successo consecutivo (staccati Valcareggi e Trapattoni, a meno uno dalla leggenda Pozzo, l’uomo dei due Mondiali consecutivi) per gli uomini presentatisi in campo con l’inedita maglia verde denominata Rinascimento. Davanti agli oltre cinquantamila spettatori della capitale, è arrivata una vittoria convincente grazie al rigore trasformato da Jorginho e al raddoppio siglato da Federico Bernardeschi.
Mercoledì al Rheinpark Stadion ci sarà la sfida contro il piccolo Liechtenstein, ma l’Italia può già dormire sonni tranquilli: il prossimo 12 giugno, al debutto ai Campionati Europei che avverrà proprio a Roma, sarà già sicura di esserci come prima squadra in grado di staccare il pass per la manifestazione continentale.
“I ragazzi sono stati bravissimi, ma vorrei prima di tutto ringraziare il pubblico dell’Olimpico – il commento del commissario tecnico a fine gara – Erano in tanti e ci hanno sostenuto anche nel primo tempo, quando non siamo stati brillantissimi forse perché eravamo un po’ contratti. Speriamo che questo sia solo un anticipo e che a giugno ci sia ancora più pubblico”.