La stagione d’oro del tennis italiano si conclude con la ciliegina sulla torta più attesa, ma probabilmente insperata fino a qualche tempo fa. Quarantuno anni dopo Corrado Barazzutti, un italiano torna a qualificarsi per le ATP Finals e costui risponde al nome di Matteo Berrettini, ormai tra i grandi del tennis mondiale.
Era al numero 54 della classifica atp, Matteo, all’inizio di questo 2019. Un’ascesa inarrestabile e formidabile, quella del ventitreenne tennista romano, che ha saputo lottare con i top player nei grandi appuntamenti, togliendosi anche talune soddisfazioni in quelli di media importanza.
Ha vinto due titoli in questa stagione, gli ATP 250 di Budapest sulla terra rossa e di Stoccarda sull’erba. Poi, soprattutto, è stato protagonista a Wimbledon, fermato agli ottavi di finale da Roger Federer. Infine, ecco il grandissimo finale di stagione: all’indimenticabile semifinale degli US Open, quando fu fermato da solo Rafael Nadal, allo stesso traguardo conquistato al Masters 1000 di Shanghai, replicato una settimana dopo all’ATP 500 di Vienna.
Numeri davvero importanti, ottenuti oltretutto su superfici diversi, che gli hanno permesso di conquistare la top ten. Per conquistare un posto alle Finals deve attendere l’ultimo 1000 dell’anno, quello di Parigi-Bercy: lui paga dazio al secondo turno, ma la matematica certezza arriva grazie alla vittoria del canadese Denis Shapovalov contro il francese Gael Monfils, il più diretto pretendente alla qualificazione a Londra. Tutta Italia tifava per il giovane nordamericano, che non ha tradito il Bel Paese.
Dunque, ora è ufficiale: Matteo Berrettini sarà tra gli otto grandi protagonisti del torneo di fine anno che mette in palio il titolo di ‘Maestro. È il terzo italiano di sempre a riuscirci: prima di lui soltanto Adriano Panatta e Corrado Barazzutti hanno raggiunto tale obiettivo, ma ormai i nostri grandi hanno un degno erede, quel Matteo che è tornato a far sognare il tennis azzurro dopo gli anni di dominio al femminile.
A Londra, Berrettini se la vedrà con Rafael Nadal, Novak Djokovic, Roger Federer, Daniil Medvedev, Dominic Thiem, Stefanos Tsitsipas e Alexander Zverev.