Dopo un biennio folgorante in maglia Deceuninck – Quick Step, corredato da ben ventinove vittorie, Elia Viviani si appresta a cominciare una nuova avventura: da quest’anno sarà il nuovo leader della Cofidis, formazione francese appena approdata nel WorldTour.
Fortemente voluto dal direttore sportivo Roberto Damiani, supportato dal team manager Cedric Vasseur, il velocista veronese potrà contare su uomini di fiducia, a partire da Fabio Sabatini proveniente dal Wolfpack come lui e poi Simone Consonni dalla UAE, con il quale contribuisce a formare il treno dell’inseguimento a squadre su pista. E ci sarà anche il fratellino Attilio, neoprofessionista reduce da una positiva annata alla Arvedi Cycling.
Il debutto di Viviani avverrà già nel mese di gennaio in Australia: prima il Tour Down Under, poi la nuova Torquay Race ed infine la Cadel Evans Great Ocean Race. Nel primo e nel terzo caso, lo scorso anno alzò subito le braccia al cielo. A febbraio sarà la volta del Tour of Oman, prima del marzo italiano con Tirreno – Adriatico e Milano – Sanremo.
Successivamente sarà la volta delle Classiche del Nord: Driedaagse Brugge-De Panne, Gand-Wevelgem, Dwars Door Vlaanderen e, infine, il Giro delle Fiandre. Contrariamente alle previsioni iniziali, ci sarà anche il Giro d’Italia nel suo calendario, pur probabilmente non affrontandolo nella sua totalità per preparare al meglio il Tour de France, che per la formazione transalpina resta comunque l’appuntamento principe in quanto si corre sulle strade di casa.
Ma luglio è anche il mese dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020: quattro anni fa,a Rio 2016, arrivò uno splendido oro nell’omnium; stavolta si andrà a caccia di una triplice medaglia nella disciplina multipla, ma anche nel già citato inseguimento a squadre e nel madison. Sarà dunque l’evento in programma nel Sol Levante a catalizzare l’attenzione dello sprinter veneto, che a 31 anni vuole ancora dimostrare di poter ambire a prestigiosissimi traguardi.