Si sono ufficialmente aperti i Campionati Mondiali 2020 di ciclismo su pista, gli ultimi prima dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Ebbene, in vista dell’appuntamento a cinque cerchi, le risposte azzurre al termine della prima giornata di gare sono davvero positive.
Va innanzitutto sottolineato il grandissimo tempo fatto registrare dall’inseguimento a squadre maschile nelle prove di qualificazione. L’Italia fa registrare il secondo miglior crono di tutti i tempi a livello internazionale; crono che sarebbe valso, soltanto qualche ora prima, uno stratosferico record del mondo.
Peccato che a scontrarsi con il quartetto composto da Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan sia la Danimarca che, quanto a prestazioni mondiali, stabilisce il nuovo record del mondo già battuto in mattinata (sottratto all’Australia).
La semifinale che ne esce fuori è a dir poco splendida e gli azzurri si arrendono per poco più di due centesimi: il 3’46”513 (primato italiano abbassato di ben tre secondi) non potrà valere più del bronzo in questa circostanza, ma ciò che va evidenziato è che a Tokyo 2020 l’Italia potrà competere per qualcosa di molto importante in termini di podio.
“Un tempo che ci da morale – è il commento del commissario tecnico Marco Villa – siamo a soli 2 centesimi dal record del mondo. Lo abbiamo detto forte e chiaro: noi per Tokyo2020 ci siamo. Bravi tutti gli azzurri, anche il giovane Milan che ha carattere per aver saputo inserirsi in un quartetto di questo livello nonostante la mancanza di Bertazzo e Plebani” .
Ad applaudirli è anche Elia Viviani, che ha scelto di concentrarsi soltanto su omnium e madison: “Azzurri da pelle d’oca”, titola su twitter il campione europeo su strada.
Si fanno valere anche le ragazze, a loro volta in grado di battere il record nazionale: la bella prestazione di Martina Alzini, Elisa Balsamo, Letizia Paternoster e Simona Valsecchi non vale, però, più della sesta posizione, con le posizioni nobili non proprio vicinissime.
Quinto posto, infine, per Martina Fidanza nello scratch vinto dall’olandese Kirsten Wild.