Rimandato il principale appuntamento dell’intero quadriennio sportivo, vale a dire le Olimpiadi di Tokyo 2020. Rimandati i Campionati Europei di calcio, assieme ad una miriade di altri eventi sportivi di prima fascia. Ora, causa l’inarrestabile coronavirus, viene addirittura cancellato il più importante torneo di tennis al mondo, vale a dire i Championships di Wimbledon.
Non uno slittamento a data da destinarsi, bensì una vera e propria croce sul grande evento londinese. In un comunicato congiunto, Atp, Wta e Itf hanno deciso di sospendere la stagione di tennis fino alla dta del 13 luglio e così gli organizzatori del terzo Slam dell’anno, di gran lunga il più importante, hanno optato per un alzata di bandiera bianca, non per un semplice spostamento di date.
Cancellata l’intera stagione su erba, col solo torneo statunitense di Newport per ora lasciato in calendario (in programma la terza settimana di luglio), ma in realtà in procinto di essere annullato a sua volta, essendo l’emergenza di coronavirus negli Stati Uniti decisamente in espansione.
Il più rammaricato di tutti è, ovviamente, Roger Federer, che a 38 anni aveva deciso di puntare per l’ennesima volta tutte le sue energie sul torneo che più di ogni altro l’ha consacrato.
Dovrà rinunciarvi, il campione svizzero, e non è detto che il prossimo anno, alle soglie dei quarant’anni, riesca a farsi trovare pronto per lottare per il titolo. Ad ogni modo, è stato lo stesso tennista elvetico a dichiarare che la salute è più importante e quindi anche lo sport deve farsi da parte.
Resta per ora confermato il Roland Garros a settembre, pochi giorni dopo gli Australian Open. Ma le polemiche per la collocazione forzata da parte degli organizzatori francesi non accennano a placarsi.