Fabio Aru ha voglia di ripartire. Dopo due stagioni vissute in sordina a causa di tanti problemi fisici e questa prima parte di 2020 saltata completamente a causa del Covid-19, è il momento di concentrarsi sul rientro e sugli immediati obiettivi da perseguire.
Sarà un mese di agosto a dir poco intenso per il campione sardo in forza alla UAE Team Emirates: vuole fare bene e vuole dimostrare che ha tanto ancora da dare al mondo del ciclismo.
Attualmente a Lugano con la sua compagna e la sua figlioletta, sarà tra pochi giorni al Sestriere per un periodo in altura e qui sarà successivamente raggiunto dai suoi compagni di squadra per affinare la preparazione.
Il suo debutto avverrà il 28 luglio con la Vuelta a Burgos, manifestazione che, date le circostanze, ha avuto un vero e proprio boom di richieste: ben 40 squadre pronte ad essere al via, con almeno dodici WorldTour.
Qui Aru scalderà i motori, prima di trasferirsi in Francia per prendere parte al Challenge Mont Ventoux (6 agosto) e al Tour de l’Ain (dal 7 al 9). Poi sarà la volta dell’Italia, con la settimana che culminerà con Il Lombardia, ma che vedrà anche la disputa di Gran Piemonte, Giro dell’Emilia e Campionati Nazionali il 23.
Quest’ultima sarà l’ultima prova prima del Tour de France, che costituirà il suo obiettivo stagionale. Difficile quale posizione potrà occupare alla Grande Boucle, data l’enorme concorrenza; di sicuro è che un Aru come quello capace di indossare la maglia gialla qualche anno fa potrebbe regalarci delle gradite sorprese.
Non ancora definito il programma dopo il Tour: da valutare la partecipazione ai Mondiali di Martigny in maglia azzurra, quasi certa, invece, la presenza alla Vuelta a Espana dal 25 ottobre.