Cosa si farebbe pur di vincere e battere gli avversari? Per alcuni tutto, anche a costo di mettere a repentaglio la sicurezza altrui. È quanto successo quest’oggi in occasione della prima tappa del Giro di Polonia 2020, corsa WorldTour che già lo scorso anno – proprio il 5 agosto – fu segnata dalla drammatica morte del giovane Bjorg Lambrecht.
Ebbene, in questa prima frazione si è sfiorato il dramma sul traguardo di Katowice, dove sarebbe dovuta andare in scena una normale volata. Il dramma ha un responsabile: Dylan Groenewegen, sprinter in forza al Team Jumbo – Visma.
L’olandese è nettamente in testa nelle ultime centinaia di metri di un lungo rettilineo in discesa percorso a 80 km/h, ma vede improvvisamente affiancarsi il connazionale Fabio Jakobsen (Deceuninck – Quick Step), che viene progressivamente chiuso contro le transenne in modi tutt’altro che dettati dal fairplay.
L’impatto è violento e spettacolare: Jakobsen vola letteralmente al di là delle protezioni, che vengono scardinate dal suolo. Ne fanno le spese tanti altri corridori e, purtroppo, anche un giudice di gara appostato lì nei dintorni.
Sia Jakobsen che il giudice sono stati immediatamente trasportati in ospedale e, dalle notizie che giungono, sono in coma farmacologico. Il corridore, nello specifico, avrebbe riportato un grosso trauma neuroencefalico ed avrebbe perso molto sangue; purtroppo è in pericolo di vita, i medici hanno anche avuto molta difficoltà ad intubarlo.
Augurandoci di cuore che le condizioni dei due malcapitati possa migliorare al più presto, è chiaro che la condanna di Groenewegen debba essere unanime. Chiaramente squalificato dall’intero Tour de Pologne – e non poteva essere altrimenti – dovrebbe incorrere in ulteriori sanzioni da parte dell’Uci (che pur non ha rilasciano alcuna riga sulla sicurezza dell’arrivo e la solidità delle transenne). Per la cronaca, ma in questo momento è l’ultima cosa che conta, la vittoria è stata assegnata proprio a Jakobsen.
Tuona forte il patron della Deceuninck Patrick Lefevere, che sentenzia come Groenewegen debba essere portato in tribunale e messo in prigione per un’azione tanto folle e spregiudicata. E tuona forte anche il capitano della squadra, il giovane talento Remco Evenepoel, che auspica addirittura una sospensione a vita dell’avversario. Solidarietà unanime a Jakobsen e al giudice da parte dell’intero gruppo di corsa.
AGGIORNAMENTO. Operato, Jakobsen non ha riportato danni cerebrali, pur avendo serie lesioni al viso, al cranio e al torace, per le quali risulteranno necessari altri interventi. Quadro circolatorio e respiratorio buono. Nel frattempo anche il francese Marc Sarreau della Groupama-FDJ ha riportato forti traumi e la rottura di alcuni legamenti. Per lui stagione finita.
Di seguito il video dell’accaduto.