Collocato eccezionalmente a fine estate – Grand Depart il 29 agosto – il Tour de France 2020 vedrà comunque al via il meglio del panorama internazionale. E sono tanti i big in lotta per la maglia gialla di leader della classifica generale.
Il Team Ineos, per l’occasione ribattezzato Ineos Grenadier, è stato l’assoluto dominatore dell’ultimo decennio con le quattro vittorie di Chris Froome, quella di Geraint Thomas ed infine quella del campione uscente Egan Bernal.
Ci si chiedeva come far convivere tre capitani di tale calibro alla Grande Boucle, ma non ci sarà alcun problema: l’unico presente nella lista sarà il colombiano, mentre gli altri due, che al Giro del Delfinato non hanno certo brillato, sono stati esclusi. Il sudamericano, uscito a sua volta acciaccato dal Dauphine, potrà dunque andare a caccia del secondo successo consecutivo, supportato da una corazzata completamente al suo servizio (tra gli altri, il vincitore del Giro d’Italia Richard Carapaz).
Il team in forte ascesa, che ha tutti gli occhi puntati addosso, è la Jumbo – Visma, formata dal corridore del momento Primoz Roglic e da Tom Dumoulin (oltreché da George Bennett).
I fari sembrano essere tutti puntati sul primo, forse il vero favorito della Grande Boucle, nonostante la caduta rimediata al recente Delfinato abbia destato un po’ di timore nel suo clan. In suo appoggio, ma di certo non semplicemente in tale veste, il grande passista Tom, la cui condizione è in crescendo e lo sarà ancor di più nel corso delle tre settimane di gara.
Chi altro potrà impensierire le due compagini sopra citate? Viene in mente il nome di un altro giovane rampante, quel Tadej Pogacar già sul podio dell’ultima Vuelta e probabile protagonista in Francia. Nella sua UAE Team Emirates al suo fianco, in veste di gregari, anche Fabio Aru e Davide Formolo.
Punta al riscatto anche Nairo Quintana. Abbandonata la Movistar per vestire i colori della Arkea-Samsic in qualità di capitano unico, il colombiano cercherà di lasciarsi alle spalle le ultime deludenti stagioni, ma nelle ultime uscite non è ancora sembrato sulla giusta strada, forse complice l’incidente occorsogli a luglio. E, restando in casa Colombia, punta dritto ad un posto di prestigio Miguel Angel Lopez (Astana).
Stesso dicasi per Mikel Landa, che in Bahrain-McLaren ha la più grande occasione della sua carriera, quella di correre un Grande Giro da capitano e poter mirare alle proprie ambizioni, le quali, comunque, non sembrano poter andare oltre una top five.
Le speranze dei tifosi di casa sono affidate principalmente a Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che lo scorso anno dovette abbandonare la corsa sul più bello e questa volta vuol provare a tenere duro. In casa blues vanno almeno citati i nomi di Romain Bardet (Ag2R La Mondiale), Guillame Martin (Cofidis) e soprattutto di Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step), che va menzionato per quanto fatto vedere dodici mesi fa, quando fu fino alla fine in lotta per il podio, ma che in questo 2020 difficilmente riuscirà ad ottenere lo stesso traguardo.
Per un piazzamento di prestigio concorreranno anche il vincitore del Delfinato Daniel Martinez e i suoi compagni in EF Michael Woods e Rigoberto Uran; l’eterna promessa, che ormai resterà tale, Richie Porte, assieme al più affidabile Bauke Mollema (Trek-Segafredo); Adam Yates della Mitchelton-Scott; Daniel Martin della Israel Start Up Nation; l’uomo da Classiche ed ex iridato, nonché sempre piazzato nei Grandi Giri Alejandro Valverde (Movistar).