Il Giro d’Italia 2020 si è ufficialmente aperto con la cronometro individuale da Monreale a Palermo che ha incoronato Filippo Ganna prima maglia rosa: straordinaria la prova del neocampione del mondo contro il tempo, che stritola letteralmente gli avversari al termine dei 15.1 km previsti.
Ora la Corsa Rosa è pronta per la prima frazione in linea, la tappa numero 2: si va da Alcamo ad Agrigento (149 km) e c’è subito il primo arrivo in salita.
Non si tratta di ascese che chiameranno in causa i contendenti alla maglia rosa di Milano – per quelli bisognerà attendere il giorno successivo con l’arrivo dell’Etna – ma tanto basta per rendere scoppiettante un arrivo che potrebbe aprirsi a tante soluzioni.
A Santa Ninfa, dopo 37.5 km, il primo Gran Premio della Montagna di quest’edizione: è un quarta categoria che servirà presumibilmente a far andar via la fuga di giornata.
Superati i due sprint intermedi a Partanina e Porto Empedocle, alla fine il GPM di Agrigento (4^ cat.), dalla lunghezza di 3.7 km con una pendenza media del 5.3%. I corridori da Classiche – non molti, per la verità, essendo impegnati al Nord – sono pronti a giocarsi questo traguardo. Peter Sagan e Michael Matthews paiono i maggiori indiziati.
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