La 12^ tappa del Giro d’Italia 2020 è una delle più attese della seconda settimana: si tratta della Cesenatico – Cesenatico, 204 km che ricalcano in parte il tracciato di una delle più famose Gran Fondo al mondo, la mitica Nove Colli.
La classifica generale – Joao Almeida davanti a tutti – è davvero corta, per cui gli oltre 4000 metri di dislivello, in attesa del weekend tra la cronometro veneta e l’arrivo di Piancavallo, possono risultare determinanti.
Sono ben cinque i Gran Premi della Montagna da affrontare: nessuno di questi è particolarmente difficile, diciamolo subito, dal momento che tutti sono classificati come terza o quarta categoria; eppure la pianura, specie nella seconda parte di gara, è quasi assente, per cui bisognerà stare concentrati ed apparire brillanti.
I GPM in programma sono i seguenti: Ciola (546 metri – 6 km al 6.4%) dopo km 76.9; Barbotto (513 metri – 4.5 km al 8.4%) dopo km 90.3; Perticara (662 metri – 8.1 km al 4.7%) dopo km 121.7; Madonna di Pugliano (789 metri – 9.1 km al 5.5%) dopo km 140.4; San Giovanni in Galilea (349 metri – 4.4 km al 6.3%) dopo km 173.5.
A questi, vanno aggiunti numerosi altri strappi non classificati come GPM – come il Passo delle Siepi e Borghi nell’ultimo tratto – che contribuiscono a mettere fatica nelle gambe dei corridori. L’ultima asperità è ai meno trenta chilometri all’arrivo, mentre ai meno quindici c’è il traguardo volante di Savignano sul Rubicone.
È chiaramente una tappa da fughe o tutt’al più da arrivo a ranghi ristretti. Come già detto, sarà fondamentale per gli uomini di classifica non farsi trovare impreparati.
Di seguito tutti i profili tecnici (altimetria, planimetria, dettaglio ultimi chilometri, cronotabella). Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate.