Yannik Sinner ce l’ha fatta: conquistando il Masters 250 di Sofia, in Bulgaria, il tennista italiano conquista il primo titolo in carriera e con esso alcuni record di precocità.
Si parla da mesi, ormai, di questo ragazzo altoatesino considerato la grande speranza del tennis azzurro e la grande promessa di quello internazionale. Tante buone prestazioni, tanto talento, tanta esperienza messa in cascina e ora, ad appena 19 anni e due mesi, arriva il primo torneo conquistato.
Arriva in Bulgaria, dove Sinner porta a compimento una settimana perfetta che si conclude con la pur sofferta vittoria in finale sul canadese Vasek Pospisil, piegato in tre set con il punteggio di 64 36 73.
Non la miglior partita della sua giovane carriera, sicuramente la più importante finora, dal momento che gli permette finalmente di alzare un trofeo. Già dopo aver conquistato l’ultimo atto, il giocatore era il più giovane azzurro a raggiungere una finale in un torneo ATP.
Ora, con il trofeo in bacheca, diventa il più giovane italiano di sempre a vincere un torneo del massimo circuito, nonché il più giovane in assoluto degli ultimi dodici anni (dal 2008, per l’esattezza, quando il giapponese Kei Nishikori vinse a Delray Beach a diciotto anni).
Superati, guardando in casa nostra, atleti di un certo spessore come Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e Paolo Bertolucci, ma anche giocatori tuttora in attività come Matteo Berrettini, Fabio Fognini e Andreas Seppi.
E così si spalancano le porte dei piani alti della classifica, a cominciare dall’ingresso tra i primi quaranta al mondo. È soltanto un primo passo, dal momento che, come ha affermato lo stesso Pospisil dopo la sconfitta subita, Sinner sicuramente diventerà in futuro il numero uno al mondo.