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Giro d’Italia 2021, i favoriti per la maglia rosa

Reso noto il percorso ufficiale, le squadre prendenti parte al Giro d’Italia 2021 cominciano a svelare le loro carte, rivelando quali corridori andranno a giocarsi la prossima Maglia Rosa. Chi sono, dunque, i probabili favoriti?

A differenza di un anno fa, quando sono stati i tanti outsider ad animare la corsa, stavolta tornano i big, a partire da Egan Bernal che, cresciuto ciclisticamente in Italia, finalmente si confronterà con la Corsa Rosa. Sarà lui il capitano della Ineos Grenadiers, con lo scopo di rilanciarsi dopo una stagione in ombra a causa di problemi alla schiena. Ma sulla sua condizione, c’è ancora un punto interrogativo.

Dopo aver dovuto saltare la Corsa Rosa lo scorso anno per un grave infortunio occorso al Lombardia, Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick Step) è pronto per il suo primo Giro, ma il belga mette subito le mani avanti: il Giro sarà la prima corsa dell’anno, dunque nessuna ambizione di classifica, ma soltanto la volontà di fare apprendistato e trovare la migliore condizione in vista dell’estate. La seconda carta in casa Wolfpack sarà Joao Almeida.

Ci è già andato vicino in passato, ora Simon Yates è convinto di poter dire la sua e spera di poter finalmente sbaragliare la concorrenza avversaria: sarà lui il leader della Bike Exchange. La forma sembra già ottima e lo ha dimostrato al recente Tour of the Alps dominato. Riuscirà a reggere tre lunghe settimane?

Torna al Giro anche Mikel Landa (Bahrain-Victorious), alla ricerca di quel massimo obiettivo mai raggiunto nei Grand Tours. Dalla Francia ci prova, invece, Romain Bardet (Dsm), che dopo tanti anni alla Grande Boucle ha deciso di cambiare i suoi piani e puntare dritto verso il Bel Paese.

Tra i nuovi talenti, spunta il nome di Alexander Vlasov, russo della Astana-Premier Tech che ha già dimostrato di che pasta è fatto nei mesi scorsi ed ora vuole confermarsi su un grande palcoscenico. E non dimentichiamoci di George Bennett (Jumbo-Visma), dell’esperto Daniel Martin (Israel Start Up Nation) e neppure di Jay Hindley (Dsm), sul podio lo scorso anno, Hugh Carthy (EF Nippo), terzo all’ultima Vuelta, e Marc Soler (Movistar). Curiosità anche di vedere all’opera l’ecuadoriano Jefferson Cepeda (Androni-Sidermec), già in luce in Trentino.

La migliore carta italiana rimane quella di Vincenzo Nibali, ma l’età non più giovanissima e il recente infortunio al braccio minano probabilmente le possibilità di massimo risultato. Riuscirà lo Squalo ad azzannare ancora una volta o correrà soltanto in prospettiva Giochi Olimpici di Tokyo 2021? L’altra importante carta della Trek-Segafredo è rappresentata dal solido Bauke Mollema.

In gara, in casa azzurra, anche il veterano Domenico Pozzovivo (Qhubeka-Assos).

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