Il primo weekend del Giro d’Italia 2021 si apre con una frazione altamente insidiosa: è la tappa numero 8, in programma sabato 15 maggio, da Foggia a Guardia Sanframondi, per un totale di 170 km.
Si tratta del terzo arrivo in salita di questa 104^ edizione dopo una sola settimana di gara. E si tocca il punto più a sud di questa Corsa Rosa, in Puglia, prima di ricominciare la risalita verso nord.
Mentre nelle due precedenti frazioni appenniniche – quelle di Sestola e Ascoli Piceno – c’erano tanti strappi disseminati lungo il percorso, qui abbiamo una sola salita lunga e un impegnativo strappo nel finale.
Fino Campobasso i corridori viaggiano su strade a scorrimento larghe e prevalentemente rettilinee, ma in seguito si raggiunge il Matese e si affronta la Salita di Bocca della Selva (oltre 20 km pur pedalabili, con una pendenza media inferiore al 5%), cui segue una lunghissima discesa che termina praticamente a 10 km dall’arrivo.
Infine lo strappo conclusivo, di circa 3 km, nella prima parte dei quali le pendenze superano spesso il 10%. Le pendenze si addolciscono in prossimità del traguardo.
Probabilmente i big che si contendono la maglia rosa non si daranno battaglia in questa frazione – soprattutto in vista della tappa prevista il giorno seguente a Campo Felice – ma se uno di loro dovesse stare poco bene, potrebbe perdere secondi decisivi per la classifica generale. In teoria, la tappa sembra adattissima a fughe da lontano.
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