Eh no, lunedì 24 maggio non sarà un normale giorno di riposo perché al Giro d’Italia 2021 andrà in scena una delle tappe più attese, probabilmente la tappa regina. È la numero 16, è la Sacile – Cortina d’Ampezzo, con alcune delle salite storiche della Corsa Rosa.
Prima dell’ultimo giorno di riposo, ecco una giornata chiave della 104^ Corsa Rosa. Lungo i 212 km di questo tappone dolomitico si affrontano ben 5500 metri di dislivello e quattro Gran Premi della Montagna, tutti di prima categoria: sono Passo Crosetta, Passo Fedaia, Passo Pordoi e Passo Giau.
Subito in avvio la Crosetta (11.6 km; 7.1%; max 11%), con la quale si può già cominciare ad imprimere una certa andatura. Poi, arrivati a Belluno, ecco il graditissimo ritorno del Passo Fedaia (14 km al 7.6%, ma gli ultimi 5 km costantemente oltre il 12% e punte al 18%.
Discesa fino a Canazei e poi ecco il Passo Pordoi (Cima Coppi di quest’edizione con i suoi 2239 metri), con pendenze sempre intorno al 6% per tutti i suoi 12 km. Infine il duro Passo Giau, 10 km sempre intorno al 10%.
La cima del Giau è a 20 km all’arrivo, quasi tutti in discesa (tecnica nella prima metà). A circa 5 km dall’arrivo ci si immette nella statale 48 (Strada della Dolomiti), dove la pendenza diminuisce fino a giungere nell’abitato di Cortina, dove si svolgeranno alcune gare delle Olimpiadi invernali del 2026.
Attenzione: oltre alle salite e alle discese, è previsto il maltempo a funestare la corsa: neve a bordo strada sulle tre montagne che superano i 2000 metri e pioggia che si mischierà alla neve, rendendo tutto anche pericoloso, soprattutto in discesa. Una grossa insidia in più per tutti i corridori.
Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate: si riparte con Egan Bernal (Ineos Grenadiers) in maglia rosa. Di seguito tutti i profili tecnici: altimetria, planimetria, dettaglio partenza e arrivo, dettaglio salite, ultimi chilometri e cronotabella.