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Tour de France 2021, i favoriti: maglia gialla di nuovo slovena?

La lotta per la maglia gialla riparte: dal 26 giugno via al Tour de France 2021, anticipato di una settimana per lasciare spazio ai Giochi Olimpici di Tokyo. Nel corso delle tre settimane saranno in tanti a voler ambire al gradino più alto del podio di Parigi: chi è un gradino di puntare al massimo risultato?

Sembra dover essere ancora una lotta a due tra i massimi rappresentanti del ciclismo della Slovenia: da una parte il campione uscente Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), dall’altra Primos Roglic (Jumbo – Visma), secondo classificato della passata edizione e vincitore delle ultime due Vuelta a Espana.

I due arrivano al Tour con percorsi assai differenti: il più giovane ha quest’anno già corso un numero congruo di gare e l’ultimo suo appuntamento (vinto) è stato la corsa di casa, il Tour de Slovenie; il secondo, invece, ha gareggiato molto meno in questa stagione e nel mese di giugno non ha scelto nessuno degli appuntamenti in calendario, preferendo restare in altura.

Ci sarà qualcuno in grado di ostacolare le loro volontà? Di sicuro non resterà a guardare il Team Ineos Grenadier, che pur senza il vincitore del Giro Egan Bernal, ha tante carte: quella del già vincitore Geraint Thomas, dell’arrembante Richard Carapaz, neovincitore al Giro di Svizzera, del vincitore del Giro 2020 Tao Geoghegan Hart e infine del veterano Richie Porte, sul podio lo scorso anno.

Da tenere sotto controllo Miguel Angel Lopez (Movistar), che ha disertato il Giro per concentrare tutte le energie sulla Grande Boucle: lo scorso anno, alla sua prima partecipazione, si classificò al sesto posto. In più, nel team spagnolo figurano anche Enric Mas e l’eterno Alejandro Valverde.

Non ha bisogno di presentazioni perché ha vinto quattro Tour de France ed è il più titolato in gara, ma le incognite su Chris Froome sono tante: il britannico sarà al via con la nuova maglia della Israe Start Up Nation, ma le forze non sono più quelle di una volta e specialmente dopo l’incidente di cui è stato vittima due anni fa non sembra essere più quello di prima (le ultime opacissime prove sono la dimostrazione). Difficile possa lottare per qualcosa di importante: all’interno del team israeliano, il capitano designato potrebbe essere Michael Woods.

Alla ricerca di se stesso, ma gli anni passano per tutti, è anche Nairo Quintana (Arkea-Samsic). E per completare il quadro sui colombiani, il sempreverde Rigoberto Uran (EF Nippo). Per un buon piazzamento, ma non per il colpo grosso, ricordiamo anche Jakub Fuglsang (Astana), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Emmanuel Buchmann e Wilco Kelderman (Bora-Hansgrohe), Wout Poels (Bahrain-Victorious). Nella startlist compare anche Simon Yates (BikeExchange), ma le fatiche del Giro potrebbero farsi sentire.

La pattuglia francese, che spera di interrompere il digiuno nella corsa di casa che dura dal 1985, vede in prima linea il giovane David Gaudu della Groupama-Fdj e il più esperto Guillame Martin (Cofidis).

Italiani? Nessuno in grado di competere per la generale. C’è Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step) che può fare bene e c’è in gara anche Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), ma dopo tutti i problemi che ha dovuto affrontare non punterà a curare la classifica, bensì alle singole tappe in vista delle Olimpiadi di Tokyo.

Clicca qui per la startlist completa e l’elenco degli italiani al via.

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