Uno straordinario Richard Carapaz si laurea campione olimpico nella prova in linea del ciclismo su strada: a Tokyo 2020 l’Ecuador festeggia uno storico oro grazie al suo leader, che coglie l’attimo di fronte ad avversari più quotati e taglia il traguardo in solitaria a braccia alzate dopo sei ore di battaglia.
Cinque anni dopo l’oro di Greg Van Avermaet a Rio, ritorna la prova a cinque cerchi, che si disputa stavolta su un percorso durissimo: 5000 metri di dislivello e tre salite importanti da affrontare. Con nazionali composte al massimo da cinque atleti, diventa anche molto difficile controllare la corsa e ciò si rivela puntualmente determinante.
Corsa che parte con una fuga bidone: gli attaccanti di giornata – Nic Dlamini (Sud Africa), Michael Kukrle (Rep. Ceca), Polychronis Tzortzakis (Grecia) e Orluis Alberto Aular Sanabria (Venezuela) – riescono a raggiungere i ventidue minuti di vantaggio, prima che finalmente Slovenia e Belgio, nazioni di riferimento, alzino il ritmo e vadano pian piano a chiudere sui fuggitivi.
La prova si accende, come prevedibile, sul Monte Fuji, quando proprio un azzurro, Damiano Caruso, dà vita alle schermaglie. Ma non è ancora il momento di fare la differenza. Ci prova il corridore più atteso, Tadej Pogacar, che allunga, portandosi dietro Brandon McNulty (USA) e Michael Woods (Canada).
Il gruppo si sgretola e ai tre di testa si accodano prima Richard Carapaz (Ecuador), Michal Kwiatowski (Polonia) e Alberto Bettiol (Italia), poi anche Wout Van Aert (Belgio), Rigoberto Uran (Colombia), Jakub Fuglsang (Danimarca), David Gadou (Francia), Maximilian Schachmann (Germania) e Bauke Mollema (Paesi Bassi).
Arrivati in cima al Fuji, comincia una serie di scatti che rende imprevedibile la gara. Prima ci prova invano Fuglsang, poi ben più incisiva è l’azione della coppia McNulty e Carapaz. Gli inseguitori si guardano e guardano i due favoriti Van Aert e Pogacar, così i due davanti guadagnano sensibilmente. Non è più della partita, invece, Alberto Bettiol, che ai meno quindici al traguardo è afflitto da crampi e si stacca dal gruppo dei migliori.
Deve entrare in scena Van Aert versione Tour per far calare il vantaggio della testa della corsa, che rimane composta dal solo Carapaz quando, ai meno sei chilometri, sull’ultima asperità di giornata, molla lo statunitense.
Van Aert dà tutto, più di se stesso, ma da solo non può andare a riprendere un encomiabile ecuadoriano, non ricevendo il dovuto sostegno da parte dei suoi avversari. E così arriva la sorpresa nella gara del ciclismo su strada: nessuno riprende più Richard Carapaz, che regala all’Ecuador la medaglia d’oro!
Dopo aver vinto il Giro d’Italia 2019 ed essere salito sul podio all’ultimo Tour de France, lo scalatore sudamericano dimostra di essere un grande corridore nei momenti che contano e va a prendersi questa meritata medaglia.
Arriva a 50″ il gruppetto degli inseguitori: Van Aert va a prendersi la medaglia d’argento davanti a Pogacar, ma è esausto e amareggiato all’arrivo per un risultato che gli sta stretto. Bettiol rimane il migliore italiano, quattordicesimo a tre minuti e mezzo. Ventesima posizione per Gianni Moscon.
Oro Ecuador, argento Belgio, bronzo Slovenia: questo il responso della prima gara di ciclismo alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Ordine d’arrivo:
01 ECU Richard Carapaz Ecuador 6:05:26 600
02 BEL Wout Van Aert Belgium + 1:07 475
03 SLO Tadej Pogacar Slovenia + 1:07 400
04 NED Bauke Mollema Netherlands + 1:07 325
05 CAN Michael Woods Canada + 1:07 275
06 USA Brandon McNulty USA + 1:07 225
07 FRA David Gaudu France + 1:07 175
08 COL Rigoberto Uran Colombia + 1:07 150
09 GBR Adam Yates Great Britain + 1:07 125
10 GER Maximilian Schachmann Germany + 1:07 100
11 POL Michal Kwiatkowski Poland + 1:35 85
12 DEN Jakob Fuglsang Denmark + 2:43 70
13 POR Joao Almeida Portugal + 3:38 60
14 ITA Alberto Bettiol Italy + 3:38 50
15 NED Dylan Van Baarle Netherlands + 3:38 40
16 IRL Daniel Martin Ireland + 3:38 35
17 GBR Simon Yates Great Britain + 3:38 30
18 AUT Patrick Konrad Austria + 3:38 30
19 POL Rafal Majka Poland + 3:40 30
20 ITA Gianni Moscon Italy + 3:40 30
21 KAZ Alexey Lutsenko Kazakhstan + 6:20 30
22 LAT Toms Skujins Latvia + 6:20 20
23 ESP Gorka Izagirre Spain + 6:20 20
24 ITA Damiano Caruso Italy + 6:20 20
25 SUI Marc Hirschi Switzerland + 6:20 20
26 NZL George Bennett New Zealand + 6:20 20
27 FRA Guillaume Martin France + 6:20 20
28 SLO Primoz Roglic Slovenia + 6:20 20
29 GER Emanuel Buchmann Germany + 6:20 20
30 AUT Hermann Pernsteiner Austria + 7:51 20
31 SUI Michael Schär Switzerland + 7:51 20
32 RUS Pavel Sivakov Russia + 7:51 10
33 LAT Krists Neilands Latvia + 10:12 10
34 NOR Markus Hoelgaard Norway + 10:12 10
35 JPN Yukiya Arashiro Japan + 10:12 10
36 CZE Michael Kukrle Czech Republic + 10:12 10
37 LUX Kevin Geniets Luxembourg + 10:12 10
38 FRA Kenny Elissonde France + 10:12 10
39 MEX Eder Frayre Mexico + 10:12 10
40 SUI Stefan Küng Switzerland + 10:12 10
41 POR Nelson Oliveira Portugal + 10:12 10
42 ESP Alejandro Valverde Spain + 10:12 10
43 SLO Jan Polanc Slovenia + 10:12 10
44 NED Tom Dumoulin Netherlands + 10:12 10
45 COL Esteban Chaves Colombia + 10:12 10
46 EST Tanel Kangert Estonia + 10:12 10
47 ECU Jhonnatan Narvaez Ecuador + 10:12 10
48 AUS Richie Porte Australia + 10:12 10
49 BEL Remco Evenepoel Belgium + 10:12 10
50 ERI Amanuel Gebreigzabhier Eritrea + 10:12 10
51 NED Wilco Kelderman Netherlands + 10:12 5
52 RSA Stefan de Bod South Africa + 10:12 5
53 ITA Vincenzo Nibali Italy + 11:27 5
54 GER Nikias Arndt Germany + 11:27 5
55 ERI Merhawi Kudus Eritrea + 11:27 5
56 UKR Anatolii Budiak Ukraine + 11:27 3
57 FRA Benoît Cosnefroy France + 11:27 3
58 BEL Tiesj Benoot Belgium + 11:27 3
59 RUS Aleksandr Vlasov Russia + 11:27 3
60 ITA Giulio Ciccone Italy + 11:27 3
61 NOR Tobias Foss Norway + 11:27