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Fiandre 2021, grandioso bis Alaphilippe: il Mondiale resta in Francia!

Julian Alaphilippe è di nuovo il campione del mondo di ciclismo su strada: dopo l’impresa di Imola 2020, anche a Fiandre 2021 il francese compie un autentico capolavoro, andando a tagliare a braccia alzate in solitaria il traguardo di Lovanio al termine di una gara massacrante, vissuta con molteplici ed emozionanti attacchi.

Una delle patrie del ciclismo, le Fiandre, ospita la 100^ edizione della rassegna iridata con un percorso lungo 268.3 km e 2500 metri di dislivello: muri, pavé e stradine strette e tortuose sono gli ingredienti principali.

Resta deluso chi si aspetta una corsa chiusa nella prima parte e pronta ad esplodere solo nel circuito finale, come accaduto nelle altre categorie. Qui si parte subito a tutta e, ad eccezione della fuga iniziale composta da corridori di seconda fascia, alcuni big si fanno vedere già quando al traguardo mancano ben 170 km.

Benôit Cosnefroy, Arnaud Démare (Francia), Tim Declercq, Remco Evenepoel (Belgio), Primoz Roglic, Jan Tratnik (Slovenia), Ben Swift (Gran Bretagna), Pascal Eenkhorn (Paesi Bassi), Kasper Asgreen, Magnus Cort Nielsen (Danimarca), Imanol Eerviti (Spagna), Nathan Haas (Australia), Stefan Bissegger (Svizzera), Markus Hoelgaard (Norvegia), Brandon McNulty (Stati Uniti) allungano e riescono a sorprendere nazionali, come quella italiana, rimaste a guardare.

E per l’Italia non è proprio un bell’inizio di Mondiale: prima la caduta fratricida tra Matteo Trentin e Davide Ballerini, con quest’ultimo che ha la peggio ed è il primo ad alzare bandiera bianca; poi il sacrificio richiesto proprio all’argento di Yorkshire 2019 di provare a ricucire il gap nei confronti del gruppetto degli attaccanti, gap che alla fine viene annullato.

Non ci sono attimi di pausa e l’andatura è davvero alta: è una vera corsa ad eliminazione. Valentin Madouas (Francia), Remco Evenepoel (Belgio), Jan Tratnik (Slovenia), Andrea Bagioli (Italia), Dylan Van Baarle (Paesi Bassi), Mads Wurtz Schmidt (Danimarca), Ivan Cortina (Spagna), Robert Stannard (Australia), Nils Politt (Germania), Rasmus Tiller (Norvegia), Neilson Powless (USA) sono i protagonisti di un altro attacco importante e, con le maggiori squadre rappresentate nel tentativo, in gruppo c’è un momento di esitazione su chi debba incaricarsi di condurre l’inseguimento.

Il margine si annulla naturalmente quando, sul Bekestraat, uno dei principali muri in pavé, attacca il campione uscente Julian Alaphilippe, portandosi dietro pochi ma buonissimi atleti: 17, per la precisione. Ai 50 km all’arrivo, sono soltanto loro ancora in lotta per il Mondiale.

Questi i loro nomi: Valentin Madouas, Florian Sénéchal, Julian Alaphilippe (Francia), Remco Evenepoel, Jasper Stuyven, Wout Van Aert (Belgio), Matej Mohoric (Slovenia), Andrea Bagioli, Sonny Colbrelli, Giacomo Nizzolo (Italia), Tom Pidcock (Gran Bretagna), Dylan Van Baarle, Mathieu Van der Poel (Paesi Bassi), Michael Valgren (Danimarca), Markus Hoelgaard (Norvegia), Neilson Powless (USA) e Zdenek Stybar (Repubblica Ceca).

Esaurito l’immenso lavoro di Evenepoel, è ancora Alaphilippe ad attaccare mostrando la sua vera forza. Uno, due, tre tentativi di mettere al gancio gli avversari da parte del transalpino. E la quarta volta è quella buona: nessuno ha la forza di seguirlo e perdono l’attimo anche i quattro al suo inseguimento, vale a dire Valgren, Powless, Stuyven e Van Baarle.

Ma nessuno può fermare Loulou: dodici mesi dopo, Julian Alaphilippe si conferma in cima al mondo e indosserà la maglia più ambita ancora per un anno. Aveva sacrificato Tokyo 2020 per pensare al bis iridato e, con tutti gli occhi puntati su Van Aert, riesce in un bis memorabile.

Secondo Mondiale consecutivo per Alaphilippe, dunque, mentre l’argento va all’olandese Van Baarle, secondo davanti al danese Valgren, giunti a 32″. Il gruppetto dei battuti, con Van Aert e Van Der Poel, chiude a oltre un minuto; oltre al delusissimo belga – l’intera nazionale non trova neppure il podio nella gara attesissima dai tifosi di casa, dato che Stuyven chiude quarto – c’è Colbrelli, il migliore azzurro, che va a chiudere la top ten.

Ordine d’arrivo:

01 FRA Julian Alaphilippe France 5:56:34 600
02 NED Dylan Van Baarle Netherlands + 32 475
03 DEN Michael Valgren Denmark + 32 400
04 BEL Jasper Stuyven Belgium + 32 325
05 USA Neilson Powless USA + 32 275
06 GBR Tom Pidcock Great Britain + 49 225
07 CZE Zdenek Stybar Czech Republic + 1:06 175
08 NED Mathieu van der Poel Netherlands + 1:18 150
09 FRA Florian Sénéchal France + 1:18 125
10 ITA Sonny Colbrelli Italy + 1:18 100
11 BEL Wout Van Aert Belgium + 1:18 85
12 NOR Markus Hoelgaard Norway + 1:18 70
13 FRA Valentin Madouas France + 1:18 60
14 SLO Matej Mohoric Slovenia + 4:00 50
15 ITA Giacomo Nizzolo Italy + 4:05 40
16 GER Nils Politt Germany + 5:25 35
17 CAN Guillaume Boivin Canada + 5:25 30
18 SLO Jan Polanc Slovenia + 5:25 30
19 FRA Benoît Cosnefroy France + 5:30 30
20 BEL Victor Campenaerts Belgium + 5:30 30
21 NOR Alexander Kristoff Norway + 6:27 30
22 NED Mike Teunissen Netherlands + 6:27 20
23 ESP Ivan Garcia Spain + 6:27 20
24 ITA Diego Ulissi Italy + 6:27 20
25 AUS Michael Matthews Australia + 6:27 20
26 SVK Peter Sagan Slovakia + 6:27 20
27 BEL Dylan Teuns Belgium + 6:27 20
28 AUT Sebastian Schönberger Austria + 6:27 20
29 NED Bauke Mollema Netherlands + 6:27 20
30 SLO Luka Mezgec Slovenia + 6:27 20
31 BEL Tiesj Benoot Belgium + 6:27 20
32 CZE Petr Vakoc Czech Republic + 6:27 10
33 NOR Sven Erik Bystrøm Norway + 6:27 10
34 NOR Vegard Stake Laengen Norway + 6:27 10
35 GBR Ethan Hayter Great Britain + 6:27 10
36 POL Michal Kwiatkowski Poland + 6:27 10

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