Si complicano le cose per il patron della Formula 1 Bernie Ecclestone che all’udienza nel processo contro di lui si vede incastrato da una mail.
Bernie Ecclestone si sta difendendo con tutte le sue forze nel processo per corruzione che lo vede come imputato, nell’udienza di oggi la difesa del patron della Formula 1 è stata sorpresa dalla comparsa inaspettata di una prova che mostrerebbe chiaramente che il britannico sia coinvolto nel favoreggiamento del fondo di investimento a lui vicino, nonostante l’esistenza di un’offerta decisamente migliore per i diritti di trasmissione della Formula 1.
Ecclestone ha sempre usato come simbolo della sua innocenza un dato, secondo il capo della Formula 1 l’offerta del CVC era la migliore e quindi naturalmente quella prescelta. Tuttavia il giudice Peter Noll, incaricato di gestire la controversia con Bernie Ecclestone, ha letto oggi in tribunale una mail della società di investimento Bluewater che smentirebbe la versione di Ecclestone, c’era un’offerta migliore.
All’interno delle mail la Bluewater si offriva di pagare 1 miliardo di euro per ottenere il pacchetto di maggioranza delle azioni della Formula 1 o anche di migliorare qualsiasi altra offerta del 10%. Ad accusare Ecclestone è Gerhard Gribkowsky, dirigente di banca che garantisce che Ecclestone pagò la bellezza di 32 milioni di euro per favorire la vendita dei diritti della Formula 1 al CVC. Lo stesso Gribkowsky ha però negato di aver rifiutato un’offerta superiore ai 620 milioni di euro sborsati dal fondo CVC.
Il processo andrà certamente avanti e le cose per Ecclestone sembrano complicarsi, in caso di condanna è probabile che Bernie lascerà l’ambiente della Formula 1 nelle mani di qualcun altro o che sarà costretto a farlo.