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I Mondiali di Calcio che si terranno questa estate in Brasile sono l’evento più atteso da tutti i tifosi italiani e non da 4 anni a questa parte: essi inizieranno il 12 giugno con la partita di esordio tra Brasile e Croazia e termineranno il 13 luglio 2014 con la finale della Coppa del Mondo.
Senza dubbio ci sarà un notevole numero di tifosi da ogni parte del mondo, italiani inclusi, che dovrebbero arrivare a oltre diecimila: diecimila tricolori che tiferanno la nazionale italiana da vicino, che supporteranno i ragazzi azzurri di Cesare Prandelli.
A meno di 30 giorni dal primo fischio d’inizio dei Mondiali 2014, comunque, non ci sono numerose difficoltà concernenti gli stadi non pronti, gli scali chiusi, le violenze in città e la siccità, ma altresì qualcosa che riguarda il fattore malattia.
Infatti, nelle ultime ore stanno emergendo delle particolari preoccupazioni a causa della febbre dengue: nel dettaglio, la febbre dengue è una malattia tropicale che sta mettendo in allerta tutti coloro che si troveranno questa estate in Brasile, e cioè tifosi e giocatori.
Molte nazionali sono preoccupate: Portogallo, Russia, Giappone, Nigeria e Honduras, infatti, stanno protestando perché saranno costrette ad alloggiare in zone ad alto rischio. Nel dettaglio, portoghesi e nigeriani alloggeranno a Campinas, mentre russi e giapponesi ad Itù e gli onduregni a Porto Feliz.
Si ricorda che tale malattia infettiva tropicale è causata dal virus dengue, ma non è mortale se si interviene in anticipi: può essere infatti curata grazie ai farmaci alquanto pesanti. Essi però sono considerati sostanze dopanti e non andrebbero bene ai giocatori.
