Cesare Prandelli

Mondiali 2014, Prandelli: “Criscito non è Cabrini o Maldini”

Il ct dell’Italia Cesare Prandelli ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha spiegato le sue scelte in vista dei Mondiali 2014.

Manca ormai meno di un mese all’inizio dei Mondiali 2014 in Brasile, il ct dell’Italia Cesare Prandelli ha spiegato le sue ragioni in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Prandelli ha spiegato innanzitutto i criteri che ha usato per completare la lista dei 30, dicendo che ogni scelta è criticabile e che le 30 convocazioni sono arrivate dopo una attenta analisi della stagione e dell’esito dei test fisici.

Prandelli ha poi chiarito che la sua scelta di non avvisare personalmente gli esclusi è stata presa per evitare inutili imbarazzi, chiarendo di essere molto dispiaciuto per Diamanti, Giaccherini e Zaza, incoraggiati dal ct stesso a non mollare.

Il punto forte dell’intervista è senza dubbio il passaggio su Domenico Criscito, escluso dai 30 pre convocati. Prandelli ha detto che la sua è stata una scelta di natura tecnica, considerando che Criscito non ha disputato una stagione irresistibile nello Zenit e che le alternative lo soddisfacevano di più. Prandelli si è poi soffermato su Antonio Cassano che secondo il ct è stato in grado di rimettersi in gioco riproponendosi in modo positivo.

Prandelli ha specificato che la convocazione di cassano è indipendente da quella di Guseppe Rossi, e che grazie al lavoro dei prossimi giorni deciderà chi portare con sè al Mondiale 2014. Il ct ha poi specificato di avere nella sua testa i nomi dei 23 che saranno convocati nella lista definitiva, ma di essere desideroso di avere conferme.

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