La Nigeria ha avuto rari momenti di gloria, ma uno in particolare se lo ricordano tutti, soprattutto gli italiani: come dimenticare infatti i nomi Rufai, Eguavoen, Emenalo, Oliseh, Okechukwu, Nwanu, Finidi, Okocha, Yekini, Amunike e Amokachi, che in quella estate del 1994 hanno dato notevole filo da torcere alla celebre Italia di Roberto Baggio agli ottavi di finale dei Mondiali USA?
Anche se un organico del genere è davvero differente da quello attuale, i moderni nigeriani stanno per vivere la loro quinta Coppa del Mondo negli ultimi venti anni: il girone in cui dovranno giocare è notevole, difficile, dal momento che dovrà sfidare la Bosnia, l’Argentina di Leo Messi e l’Iran, ma non è impossibile.
La squadra, certo, non ha chissà quale talento, ma come sempre i nigeriani hanno i muscoli delle gambe ben sviluppati e velocità impressionante: oltre a ciò, è da considerare il clima brasiliano dei Mondiali 2014, torrido, a cui i nigeriani sono tanto abituato.
Purtroppo, la rosa è decimata a causa di numerosi giocatori reduci da infortuni e di altri che hanno guardato il campo solo da lontano, come ad esempio John Obi Mikel e Victor Moses, che sono stati spesso in panchina in Premier League, oppure Onazi che non ha ancora fatto vedere di che pasta è fatto.
In ogni caso, il presidente della federcalcio nigeriana ha fatto vedere il suo disappunto per le assenze e per gli infortunati, e ha stabilito a Keshi, il commissario tecnico, di guardare nuovamente alle sue decisioni: pertanto, si può affermare che i convocati saranno probabilmente stabiliti dalla federcalcio.
Secondo il suo parere, l’ex allenatore del Malawi Tom Saintfiet è un personaggio bianco che non capisce niente del calcio e del continente africano, e che l’unica cosa buona che può fare è quella di tornare in Belgio.