Inghilterra di Hogson pareggia 2-2 contro l’Ecuador. Il secondo dei tre match pre-mondiali ha dato qualche risposta al ct inglese. A Miami Hodgson ha provato le riserve, ottenendo sufficienti risposte da alcuni giocatori.
L’Inghilterra ha sofferto molto le accelerazioni dell’Ecuador, ma è riuscita a bilanciare la partita con ottime incursioni nell’area avversaria. Il reparto difensivo è stato pessimo, anche se era composto da Milner (un centrocampista), due sopravvissuti della disastrosa stagione del Manchester United, Jones e Smalling, e il giovanissimo Shaw del Southampton.
Osservando bene i movimenti della difesa, si poteva notare che in varie circostanze i giocatori andavano fuori posizione, staccandosi tropo dal centrocampo che fungeva da copertura quando l’Ecuador attaccava. Wilshere è visibilmente in ritardo di condizione fisica ed ha confermato di non poter essere in grado di supportare Gerrard e/o Lampard.
Per conferire equilibrio al reparto difensivo occorre Henderson, anche se si tratta di un giocatore non molto raffinato e poco tecnico rispetto ad altri. Insieme a lui con i difensori titolari Johnson–Jagielka–Cahill–Baines le garanzie sarebbero maggiori, rispetto a quelli che hanno giocato ieri.
La forza della nazionale inglese risiede nella sua capacità di tenre i ritmi della partita sempre alti e gli attacchi a grande velocità. Buone notizie sono arrivate dall’attacco composto da Oxlade Chamberlain, Ross Barkley e Rooney, spostato a sinistra a supporto di Rickie Lambert. La prestazione che più è risaltata di più è stata quella di Barkley in particolare. Molti opinionisti oltre Manica lo considerano già un titolare inamovibile alle spalle di Sturridge.