Francia. Quando si pronuncia questa parola (in ambito calcistico) non si può non pensare ad una delle nazionali più forti e titolate al mondo.
Facendo una breve passeggiata nella storia, ricordiamo tanti Mondiali disputati ad alti livelli dai transalpini. Nel 1986 venne sconfitta dalla gloriosa Germania Ovest, dopo avere eliminato Italia e Brasile. Nel 1998 vinse in casa, sconfiggendo il Brasile in finale. Nel 2002, invece, uscì disastrosamente al primo turno.
Nel 2006 uscì con le ossa rotte in finale con l’Italia, dopo che aveva eliminato il Brasile. Nel 2010 uscì un’altra volta al primo turno. Ora la squadra allenata da Deschamps giunge ai Mondiali di Brasile 2014 dopo aver disputato un girone di qualificazione molto semplice, con Spagna, Finlandia, Georgia e Bielorussia, ed arrivando seconda in classifica.
La nazionale più deludente è stata quelle delle utlime due stagioni quando in panchina sedeva Raymond Domenech, allenatore fra il 2004 e il 2010 e personaggio decisamente fuori dalle righe. In due anni, fra il 2008 e il 2010, la Francia è stata battuta al primo turno sia agli Europei del 2008, sia ai Mondiali del 2010.
Nonostante avesse in entrambe le occasioni una delle rose migliori degli ultimi anni sulla carta, non ha dato le risposte che tutti si aspettavano in madrepatria. In quelle nazionali militarono giocatori come Patrice Evra e Nicolas Anelka, Thierry Henry e Éric Abidal e giovani talenti che ancora oggi giocano ad alti livelli come Nasri, Ribery, Benzema e Valbuena. In questo Mondiale molti si aspettano grandi cose, ma la miglior ed unica risposta la potrà dare solo il campo.