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Serie A, l’analisi: Napoli e Juve scappano, bye bye Roma (e Inter)
Dybala Juventus-Roma Serie A. Reuters

Serie A, l’analisi: Napoli e Juve scappano, bye bye Roma (e Inter)

Sempre più nel segno di Higuain e Dybala: la 21ᴬ giornata di Serie A sorride di nuovo alle prime due della classe, Napoli e Juve, e alla Fiorentina che prende due punti all’Inter.

In un turno contraddistinto da tre poker, i primi due scacciacrisi (Lazio e Palermo in casa, rispettivamente contro Chievo e Udinese), l’altro di una schiacciasassi (il Napoli), brilla, ancora una volta, la fame di gol e l’estro geniale dei due argentini – e dei due giocatori – più forti del campionato: Gonzalo Higuain da una parte e Paulo Dybala dall’altra.

El Pepita ha guidato il Napoli nella sua 5ᴬ vittoria consecutiva, a Marassi contro una Sampdoria tanto distratta nel concedere i gol – clamoroso buco sul 21esimo su 21 gare dell’indemoniato attaccante ex Real Madrid – quanto coriacea nel tentare la rimonta impossibile pur in inferiorità numerica.

Un 2-4 esterno che però esalta ancora una volta le capacità realizzativa della squadra di Sarri (che vanta il miglior attacco del campionato, con ben 45 reti segnate, tra i cinque migliori d’Europa), candidata sempre più veemente alla poltrona per lo scudetto.

In serata però ha risposto, e alla grande, la Juventus: quella con la Roma sembrava una partita votata allo 0-0, con i giallorossi bravi a contenere le rare scorribande bianconere e la squadra di Allegri che dava sì l’impressione di poter colpire da un momento all’altro ma che non si decideva all’altro.

Ma alla fine, se in squadra hai un ragazzino che si chiama Paulo Dybala, il colpo prima o poi arriva: detto fatto anche questa volta, con la felice assistenza dell’altro Paul, Pogba, apparso ancora in crescita dopo la prima parte svagata di stagione.

La Joya ha firmato la sua 12esima perla stagionale (la quarta in quattro partite del 2016), consentendo alla Signora di allungare a 11 la striscia di vittorie consecutive di questa fantastica rimonta.

A guardare indietro a un girone fa, con la Juve che esce sconfitta nel risultato e nell’onore nella sfida d’agosto dell’Olimpico, viene da non crederci. In appena 10 giornate, la Juve ha ripreso quasi 20 punti alla Roma: una mazzata per chi si credeva lanciato verso lo scudetto, una goduria invece per chi pian piano e con una costanza impressionante ha risalito la china…

Roma affossata, nonostante una gara di buon ordine e compattezza sul campo. Spalletti avrà di che lavorare per ricostruire il morale giusto; i giallorossi escono probabilmente stasera dalla corsa scudetto: la vetta ora è lontana ben 12 lunghezze…

A gioire invece è la Fiorentina: dopo due stop k.o. la Viola ha ripreso da dove si era fermata, con una vittoria bella e convincente sul Torino e sale al terzo posto in classifica. Un 2-0 che ha esaltato la vena realizzativa di Josip Ilicic, il bomber che non ti aspetti al decimo gol in campionato, e il collettivo capitanato da Gonzalo Rodriguez (sua l’incornata che ha deciso l’incontro).

E l’Inter? L’Inter si è spenta, se non del tutto quasi. I nerazzurri a San Siro non riescono più a vincere: ennesima partita di sprechi sottoporta e altra mancata vittoria, che ha fatto volare via mugugni e fischi da tutto il pubblico.

Dopo Lazio e Sassuolo, l’impresa al Meazza nerazzurro l’ha firmata il Carpi: l’1-1 finale per la matricola emiliana vale come una vittoria straordinaria, firmata dal giovane Kevin Lasagna. Uno che segna il primo gol in carriera in Serie A alla Scala del calcio… segni del destino. E di un campionato che va prendendo la sua fisionomia definitiva.

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