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Miami Open 2016, Novak Djokovic inarrestabile: arriva il 28° Masters 1000

Miami Open 2016, Novak Djokovic inarrestabile: arriva il 28° Masters 1000

Inarrestabile la marcia di Novak Djokovic verso nuovi e sempre più strabilianti record. Da un capo all’altro del mondo il serbo non conosce rivali e continua a fare incetta di tornei e primati che, solamente fino a qualche stagione fa, potevano costituire un miraggio per chiunque. Dopo Indian Wells, ecco Miami, secondo Masters 1000 della stagione.

Da una sponda all’altra degli Stati Uniti, il padrone è sempre lui, il numero uno al mondo, che conquista il titolo numero quattro in stagione (dopo Doha, Melbourne e il già citato Indian Wells), il numero 62 in carriera su 89 finali disputate. In questo 2016 soltanto una volta si è fermato: erano i quarti di Dubai e fu la congiuntivite ad impedirgli di arrivare in fondo.

Ma proseguiamo con l’aggiornamento dei primati: Djokovic è anche il primo giocatore a fare doppietta – per tre anni consecutivi – in California e Florida ed il primo a raggiungere Andre Agassi a quota sei tornei vinti sul cemento di Key Biscayne. E non è finita qui: è anche l’affermazione numero 28 in un Masters 1000, quella che gli permette di superare Rafael Nadal nella speciale classifica all time.

Il dominio in finale è, per l’ennesima volta, netto: Kei Nishikori si arrende in un’ora e mezza di gioco col punteggio di 63 63. Un gioco da ragazzi, per il ventottenne di Belgrado, che non fa fatica ed è pure agevolato dalla complicità del suo avversario, in evidente scarsa vena ed autore di un match davvero sottotono. I numeri sono impietosi: 5 doppi falli, 29 errori gratuiti ed una bassa percentuale del 51% con la prima di servizio. Ben altro occorre per impensierire il re del tennis attuale, Novak Djokovic.

Ora si cambierà superficie: comincerà la stagione sulla terra rossa, ma l’impressione è che non muterà il padrone del circuito atp.

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