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Champions: che apoteosi per il Psg, Barça distrutto 4-0 al Parco dei Principi!
Psg-Barcellona, Champions League. Imago

Champions: che apoteosi per il Psg, Barça distrutto 4-0 al Parco dei Principi!

Incredibile, ma vero: al Parco dei Principi il Psg annichilisce un Barcellona nullo e inconsistente: 4-0 capolavoro per gli uomini di Unai Emery!

Forse ci siamo: quella di stanotte può essere la consacrazione definitiva dei Parisiens pure a livello europeo. Dopo tanto vociare, e tanto tantissimo spendere, la corazzata francese entra di diritto nel novero delle potenze del calcio continentale, offrendo una prestazione maiuscola e straordinaria per intensità, abnegazione e sacrificio, e anche per la tecnica sopraffina dei suoi interpreti. Il Barcellona di Luis Enrique torna a casa con quattro pere nel sacco (l’ultima volta contro il Bayern nel 2013) e con lividi, ammaccature ed escoriazioni: una sconfitta su tutta la linea che sa di resa incondizionata.

Il mago Emery, lo specialista delle notti europee, la vince già nell’approccio dei suoi: grande pressione sui portatori di palla e ripartenze veloci già nei primissimi minuti. Al 6’ Cavani ha la prima occasione del match, ma l’ex Napoli viene chiuso da Sergi Roberto. Ter Stegen salva poi su Matuidi e Rabiot, ma non può far nulla sulla precisa punizione di Di María che al 18’ lancia i padroni di casa dopo il fallo al limite di Umtiti su Draxler: parabola deliziosa a scendere e Ter Stegen può solamente guardare.

Il Barcellona ha un solo sussulto con André Gomes, ma il portoghese viene chiuso da Trapp che è bravissimo in uscita. Poi i blaugrana di nuovo si spengono: colpa di un Messi irriconoscibile, di un Suarez assente e di un centrocampo che fa acqua da tutte le parti. Mostruosa, da parte parigina, la prestazione di Rabiot e Verratti: il primo pars destruens e il secondo pars costruens di un discorso filosofico che a un certo punto si fa letteratura, poesia, arte.

Dall’altra parte ci riprova il PSG ma ter Stegen è ancora attento a chiudere la porta a Draxler e Matuidi; i parigini però non demordono e al 40’ trovano il meritato raddoppio con il diagonale di Draxler, lanciato da un ottimo Verratti. L’italiano recupera palla su Messi con la complicità di Rabiot, taglia come una lama il burro catalano sulla trequarti e imbecca sulla destra il tedesco: l’ex Wolfsburg controlla e scarica il preciso diagonale su cui il compagno di nazionale non può nulla. Il Parco dei Principi va di nuovo in delirio.

Nella ripresa il copione non cambia. L’unico a provarci dalla parte del Barcellona è Neymar, che viene puntualmente chiuso da un attentissimo Meunier.

Ti aspetti il Barça e invece il Psg triplica con una giocata devastante di Angel Di Maria: da urlo, l’ala ex Real e United, che al 10’ della ripresa riceve da Kurzawa, finta l’apertura a destra su Meunier, s’accentra evita Iniesta e pennella di sinistro all’incrocio. Tre a zero. Barcellona senza parole nel catino dei Parisiens, che invece cantano e ballano, sugli spalti e col pallone fra i piedi.

Luis Enrique prova a correggere il tiro con Rafinha Alcántara mentre Emery sostituisce i due migliori, fuori Di María (per sfruttare i contropiedi di Lucas Moura) e Verratti per infortunio (pare solo crampi). Il PSG, comunque, non smette di giocare e al 71’ arriva il 4-0 di Cavani dopo la cavalcata di Meunier sulla destra che s’era liberato di Neymar. Il Matador fa 7 su 7 in questa Champions League: un fenomeno!

Solo con l’ingresso di Rakitić si fa rivedere il Barcellona, Neymar va al volo ma non trova la porta, fa lo stesso Umtiti che colpisce in pieno il palo. Ma è un fuoco di paglia in mezzo al mare francese: quello dove la barca catalana s’arena e s’incaglia. Con un 4-0 così Luis Enrique e i suoi forse sono davvero fuori da questa Champions.

Il Psg invece vince, stravince, convince e fa formicolare le mani per gli applausi. Vinti tutti i duelli, da quello fra uruguani (Cavani-Suarez), a quello fra argentini (Di Maria-Messi), a quello fra registi (Verratti-Iniesta): tre giganti in Parisien, tre bocce ferme blaugrana. Forse qualcosa nella storia della Champions è cambiato stasera.

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