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Serie A, 37ª giornata: il Napoli e quota-record 83; ma potrebbe non bastare
Torino - Serie A 2016-17 - Torino-Napoli - Nella foto: Marek Hamsik e Dries Mertens - Napoli Calcio Serie A

Serie A, 37ª giornata: il Napoli e quota-record 83; ma potrebbe non bastare

Il 4-1 alla Fiorentina ha sottolineato la straordinaria stagione del Napoli di Sarri: record di punti, Mertens a -1 da Dzeko ma tutto questo potrebbe non servire.

L’ennesima vittoria al San Paolo ha messo in luce la bontà della squadra azzurra targata Sarri, capace di inanellare un record dopo l’altro nella prima stagione del post-Higuain. La partenza del Pipita non ha dunque destabilizzato l’ambiente partenopeo, non a livello di rendimento sotto porta perlomeno: in 37 giornate sono arrivati qualcosa come 90 gol fatti (a fronte di 37 subiti, forse l’unico neo della stagione napoletana), miglior attacco della Serie A.

Inoltre, con un Dries Mertens letteralmente spaziale, anche il ricordo di Higuain è ormai diventato pallido e non assorto: il belga ha disputato una stagione pazzesca, 25 gol in Serie A a -1 da Dzeko (31 in totale), condita pure da 4 doppiette, 3 triplette e un poker. Numeri funambolici per il folletto con la cazzimma che ha fatto innamorare tutta Napoli.

Grazie alle genialate del falso nueve e all’estro di tutti gli altri interpreti il Napoli ha toccato quota 83 punti: un record che ha migliorato gli 82 della scorsa stagione. Il modo migliore per congedarsi dal San Paolo in una stagione senza trofei ma in cui Hamsik & co. sono tornati grandi pure in Europa, come il cammino in Champions League ha dimostrato.

Eppure qui emergono i paradossi della squadra dell’accoppiata Sarri-De Laurentiis (fra i quali la pace sembra essere tornata): il Napoli chiude la stagione senza trofei, appunto, anzi col rischio di veder svanire nonostante tutto pure quel secondo posto dietro alla Juventus che fino a qualche settimana fa pareva esser stato messo in banca.

Nel grande mare azzurro di Fuorigrotta questa resta una grande macchia nera per una squadra e una società tanto ambiziose quanto incapaci (per ora) di vincere. La lunga progettazione partenopea infatti ha prodotto fin ora tanto gioco spettacolare, riconosciuto da tutti in Italia e in Europa; eppure a Hamsik & co. sembra sempre mancare qualcosa nei momenti decisivi, quando le grandi si dimostrano grandi e riescono a saziare fame e sete di vittorie.

Il 4-1 alla Fiorentina, firmato oltre che dalla doppietta di Mertens dai gol di Lorenzinho Insigne e Kalidou Koulibaly, ha però lasciato in tutto il San Paolo un grande furore e una positiva fiducia per il prossimo futuro. Per l’anno che verrà a Napoli si parla già di scudetto: e le cose, a Napoli, le vogliono fare in grande.

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