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Juventus, ciao ciao Carlitos: Tevez torna al Boca. Ecco Vadalà

Juventus, ciao ciao Carlitos: Tevez torna al Boca. Ecco Vadalà

La storia tra Carlitos Tevez e la Juventus giunge al capolinea. Manca solo l’ufficialità, ma l’Apache è pronto a salutare Torino e tornare al suo amato Boca.

Si chiude così un sodalizio durato 2 anni e ricco di soddisfazioni da ambo le parti. Il divorzio, abbastanza consensuale, era nell’aria già da qualche settimana, e l’incontro tra la Juventus e il Boca tra ieri sera e oggi è servito a limare i dettagli di un’operazione già annunciata.

Già qualche giorno fa Tevez aveva comunicato all’amministratore delegato Marotta di aver accettato la proposta del club di Buenos Aires e di volersi trasferire già dal primo luglio in Argentina. Un ritorno a casa, come detto: dal 2001 al 2004 con la squadra della Bombonera Carlitos aveva giocato 75 partite segnando 26 gol.

Dopo l’intesa maturata ieri sera, l’a.d. bianconeri Beppe Marotta ha definito i dettagli dell’accordo con il club argentino per la cessione del giocatore. La Juventus dovrebbe incassare 5 milioni di euro più come contropartita l’attaccante stella del vivaio boquense Guido Vadalà, classe 1997.

L’asso argentino è giudicato da molti addetti ai lavori in Argentina un erede di Leo Messi, con cui condivide il luogo di nascita: Rosario. La Juve lo spera tanto…

Nel frattempo però i bianconeri dicono addio al grande campione argentino, che in due anni ha contribuito a legittimare il dominio della Vecchia Signora in Italia e a riportarla nelle posizioni di vertice anche in Europa.

Resta il neo di un’Europa League sgusciata di mano nella semifinale col Benfica e di una Champions persa solo nel rush finale contro il Barcellona del triplete, ma i numeri bianconeri dell’Apache sono ottimi.

Al primo anno 19 gol in Serie A, al secondo 20 (in entrambi i casi vice-capocannoniere), 8 gol nelle coppe europee (con lo sblocco di quest’anno in Champions), e poi due scudetti consecutivi, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.

Tanta roba, insomma. La Juventus ringrazia, e saluta con malinconia l’Apache.

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