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Quattro punti in cinque partite, piena zona retrocessione, tutto lo spogliatoio contro e zero idee per cambiare: il Chelsea è in crisi in Premier League, e ora Mou è a un bivio.
Lo Special One è probabilmente nel momento più difficile della sua carriera da allenatore. Con appena una vittoria e un pareggio in cinque gare di campionato, il lusitano ha firmato un record mai firmato nell’era Abramovich: una vittoria, un pareggio e tre sconfitte, mai nessuno alla guida dei Blues era riuscito a fare peggio nelle prime 5.
Sabato ci ha pensato l’Everton – se qualcuno aveva ancora dei dubbi – a far calare il nero più nero sul Chelsea di Mourinho: 3 sberle tutte firmate dallo scozzese Steven Naismith che hanno fatto esplodere Goodison Park e aperto crepe forse inesorabili nel feeling tra Mourinho e il resto dell’ambiente Blues.
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Il Chelsea perde, e perde da cinque turni senza lottare: 7 gol fatti appena, e addirittura 12 subiti, con una difesa che può vantare gente del calibro di Courtois in porta, Ivanovic e John Terry (che col portoghese sembra ormai ai ferri corti dopo la sostituzione all’intervallo nel k.o. col Wba).
Eppure Mourinho continua a mostrare la sua solita autostima ai limiti – a volte superati – dell’arroganza. Il portoghese predica calma, e soprattutto pazienza, ai media inglesi: la frase «non mi sento affatto sotto pressione» risuona a Stamford Bridge come una manciata di polvere gettata negli occhi per distrarre gli osservatori e gli scettici che in questi giorni stanno andando al massacro mediatico contro di lui.
Già con il famigerato affaire-Carneiro (la dottoressa dello staff Blues accusata dal portoghese davanti alle telecamere per giustificare il mezzo passo falso all’esordio con lo Swansea) continuato anche nelle settimane successive, Mourinho si è guadagnato le antipatie di tanti.
Dopo le accuse di sessismo piovutegli anche dalle compagne dei calciatori, il portoghese ha dovuto incassare tutti i mugugni e i malumori della squadra: prima Terry, poi Oscar, Hazard e Diego Costa scontenti per la sua tattica, Falcao col muso lungo per il poco utilizzo.
Ce n’è per tutti i gusti: questo Mourinho è davvero in imbarazzo. I rumours inglesi parlano delle prossime due partite come l’ultima chance. Mercoledì in Champions con il Maccabi Tel-Aviv lo Special One non può sbagliare; sabato a Stamford arriva nientemeno che l’acerrimo rivale Wenger con l’Arsenal.
Chissà che non sia lui a dare la mazzata definitiva a Mourinho.
